Il Comune di Anzio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna l’amministrazione a sostenere le famiglie che portano figli agli asili nido e lo farà grazie ad un ordine del giorno da me presentato, e approvato all’unanimità.
Ora c’è l’impegno di arrivare ad una variazione di bilancio che consenta di sostenere le famiglie in base alle fasce ISEE. Nel programma elettorale c’era la realizzazione di un asilo nido, ma i tempi sarebbero stati comunque lunghi. Questo dovrà essere il primo passo, ma consideriamo ancora quell’obiettivo come una priorità e mi batterò per arrivarci, così come espresso nelle considerazioni al piano triennale delle opere pubbliche.
Al tempo stesso ho presentato altri quattro emendamenti su erosione della costa, disabilità, tossicodipendenze e anziani sui quali continuerò la mia battaglia. Il nostro modo di lavorare è propositivo e ha come punto di riferimento il programma che ci eravamo dati, ciò non toglie che siamo all’opposizione di un’amministrazione litigiosa e spesso fuori dalle righe.
In merito alle vicende dell’ultimo Consiglio Comunale, non raccolgo le provocazioni che leggo sui social, rammento però che le parole hanno un peso ed un significato e chi le usa poi se ne deve prendere tutte le responsabilità e le conseguenze.
Ricordo l’intervento durante il mio primo Consiglio Comunale: “auspico che il Consiglio Comunale sia il luogo del confronto, anche aspro e dialetticamente contrapposto, ma sempre e comunque all’interno delle regole.
Seppur collocata tra i banchi dell’opposizione il mio atteggiamento non sarà mai rinunciatario né tantomeno di inconcludente aggressività, non serve urlare contro qualsiasi cosa l’importante è svolgere il ruolo di controllo a 360° di tutti i provvedimenti portati in Consiglio e di tutti gli atti adottati dalla Giunta e dai Dirigenti. L’opposizione è il pilastro della democrazia ed è indispensabile per il funzionamento della stessa.”–
Credo che il mio approccio sia stato coerente in questi primi sei mesi in Consiglio Comunale.
Mi spiace che spesso il Consiglio Comunale si trasformi in una “corrida”, questi atteggiamenti, espressi per fortuna da pochi, sia da parte dell’opposizione che della maggioranza, squalificano non solo le istituzioni ma loro stessi, questo avviene quando si ha poco da dire nel merito e si passa agli insulti personali, lo stesso avviene sui social e sulla stampa.
Tali atteggiamenti squalificano le persone che lo affermano, ma soprattutto risponde al tentativo di svilire l’istituzione più importante della città: “il Consiglio Comunale.
Sono alla mia prima esperienza e la cosa che ho potuto constatare è che per incidere bisogna presentarsi in Consiglio Comunale preparati, per farlo bisogna lavorare con molto impegno ed è quello che sto cercando di fare.
Penso proprio che questo grado di impreparazione, che si trasforma in incapacità di proporre iniziative, sia il motivo di fondo della frustrazione che lascia il campo allo sproloquio ed alla “corrida” di cui parlavo.
Gli atteggiamenti che hanno accompagnato il dibattito sulla “mozione” che richiedeva le dimissioni del Sindaco in Consiglio Comunale, meritano una riflessione che va ben oltre il merito del dibattito tra la maggioranza e l’opposizione. Lo dico soprattutto per l’aspetto “educativo” che certi atteggiamenti tenuti in Aula possono avere nei confronti dei giovani.
A queste persone vorrei citare l’intervento di pochi giorni fa al Senato da parte di Emma Bonino: “Voi non avete rispetto delle istituzioni, ci passate sopra come dei rulli compressori, ma un giorno di queste istituzioni avrete bisogno anche voi”.
Il rispetto delle Istituzioni deve sempre prevalere sul diritto di manifestare e protestare, diritto sacro santo ma che deve sempre rimanere all’interno del rispetto reciproco e del vivere civile. Dai banchi della maggioranza e minoranza sono stati utilizzati termini ed atteggiamenti assolutamente esecrabili.
Trovo indecoroso che atteggiamenti di ripicca abbiano bocciato la mozione proposta dall’Anpi e promossa in Consiglio Comunalesulla decadenza della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, in uno dei paesi, Anzio, dal quale è partito lo sbarco, che ha visto tanti giovani perdere la vita per salvare l’Italia dal Nazi Fascismo.
Il mio auspicio, che è anche un appello al nuovo Presidente del Consiglio Comunale, è che il nuovo anno porti una rinnovata responsabilità e senso delle Istituzioni.