Evitare, in questo momento, sterili ed inutili polemiche.
E’ scaduto oggi il termine ultimo per la presentazione, secondo i termini di legge, delle osservazioni al Piano d’assetto del Parco Nazionale del Circeo, adottato dalla Regione Lazio con delibera della Giunta Regionale del 25 luglio scorso.
Il Circolo Larus Legambiente di Sabaudia, dopo aver valutato i contenuti del Piano, del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica, ha presentato un proprio contributo di analisi all’importante documento, sotto forma di osservazioni presentate tanto alla VAS che al Piano vero e proprio.
Riteniamo il momento senza dubbio storico per la questa importante area protetta e anche per tutto il territorio. Un traguardo tanto atteso essendosi ormai da tempo conclusa la fase di redazione, ed ora la procedura di adozione del piano, da parte dell’Ente Parco.
Il Circeo, dobbiamo ricordarlo, è infatti uno dei cinque Parchi Nazionali Storici italiani.
Nato del ’34, attende ormai dal 1991, anno del varo della ben nota Legge quadro sulle aree protette, la 394, il proprio Piano d’Assetto.
Legambiente, attraverso i suoi circoli territorialmente competenti di Sabaudia e di Latina, ed ora anche con gli altri della provincia di Latina, ha sempre seguito con attenzione le vicende dell’area protette e continuerà a farlo anche in futuro.
Proprio per questo, destano sconcerto le affermazioni lette in questi giorni a firma da una consigliera comunale di Sabaudia, uno dei comuni del Parco, che ha parlato di ambientalismo oppressivo del Piano, lanciandosi addirittura in improbabili paragoni tra l’emigrazione all’estero delle persone e “lo spostamento della nidificazione delle farfalle delle dune di qualche chilometro”.
Affermazioni risibili di questo tipo denotano o l’esistenza di posizioni preconcette nei confronti dell’istituto “parco” che non va visto come mera tutela fine a se stessa degli ambienti naturali, bensì come sistema integrato tra salvaguardia della biodiversità e sviluppo economico sostenibile dei territori, come del resto molte esperienze in Italia, e nel mondo intero, stanno a dimostrare. Oppure indicano una non lettura del Piano stesso il quale, sebbene non perfetto e pertanto non esente da possibili critiche, rappresenta in ogni caso uno strumento di felice sintesi tra le esigenze di conservazione e tutela con quelle di fruibilità dell’area stessa, per creare anche occasioni di crescita.
Bello sarebbe pertanto evitare polemiche sterili sul tema, ma confrontarsi nel merito delle questioni che il Piano indica con chiarezza.
Il Direttivo del Circlo Larus, Legambiente Volontariato di Sabaudia