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Oss in coma si pensa all’espianto organi ultimo gesto di generosità di una vita dedicata agli altri

In queste ore i familiari dell’Oss in coma stanno decidendo se dare il loro consenso all’espianto degli organi, come ultimo gesto di generosità della loro congiunta, che ha impiegato tutta la sua vita nell’aiuto dei malati e l’ha terminata proprio nella corsia di un ospedale, dopo 27 anni di lavoro, al servizio degli ospedali riuniti di Anzio e Nettuno. L’ operatrice sociosanitaria Maria Cerami di 61 anni ed era da poco rientrata al lavoro dal quale si era assentata per problemi di salute. Mentre lavorava ha avuto un aneurisma cerebrale, durante un doppio turno in ospedale. Intubata e trasportata presso l’ospedale di Roma S. Camillo versa in coma, il marito in seguito alla notizia ha avuto un infarto, ma le sue condizioni sembrano volgere al miglioramento. Gli rimaneva un anno per andare in pensione, ma non ci è riuscita. Un dramma che ha colpito una famiglia e ha messo in luce la carenza di personale sanitario, che costringe a coprire turni estenuanti fino ad arrivare alle più estreme conseguenze, come in questo caso.

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