Botta e risposta tra istituzioni e manifestanti sul tema dell’ospedale di Anzio. Nei giorni scorsi il Vicesindaco Giorgio Zucchini aveva affermato che “Direzione dell’ASL e la Regione Lazio hanno l’obbligo di rispondere dei disservizi dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno che continua ad essere aperto soltanto grazie al senso di responsabilità del personale medico e paramedico, che opera in uno stato di emergenza totale”.
La risposta del presidio, accampato difronte al Pronto soccorso da giorni per manifestare e raccogliere firme per salvaguardare la struttura, non si è fatta attendere: “Siamo lieti che il Comune di Anzio si sia svegliato dal torpore. Siamo altrettanto lieti che il vicesindaco della città abbia preso coscienza delle gravi carenze tecniche ed organiche dell’ospedale di Anzio dopo essersi recato presso la struttura, pur non essendo stato ‘avvistato’ nei pressi del Presidio. Siamo felici e contenti, così è se vi pare. Ma i segni del cuscino sulla faccia di un’amministrazione addormentata e perciò lontana dalla prima linea non si cancellano con una nota stampa”.
“Le città di Anzio e di Nettuno, quest’ultima colpevole di un assenteismo addirittura peggiore, per lavarsi la coscienza hanno il dovere di mettere in campo ben altre iniziative. Scendete in piazza, muovetevi, attaccate i palazzi del potere, incatenatevi se necessario ma prendete le redini di questo enorme problema in virtù del potere riservatovi dalla legge e dagli elettori. Noi perseveriamo al nostro Presidio per raccogliere il sostegno e la voce della gente che soffre mentre questo dramma si consuma sotto i nostri occhi. Seguitiamo ad appellarci ai residenti, a chi è di passaggio o semplicemente a chi crede in quello che stiamo facendo. Continuate a venire a firmare, a prendere i moduli da far riempire ai vostri conoscenti e riconsegnateceli affinché migliaia di voci formino un unico assordante coro. E questo coro è quello che grida che alcuni Italiani non si arrendono, che ci siano gli Zucchini del caso o meno, non è una variabile che ci interessa.