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Open House Roma, 9 giorni di straordinaria architettura

Fino al 28 maggio Roma Capitale partecipa ad Open House Roma, appuntamento annuale dedicato all’architettura e al design giunto alla XI edizione. Sono circa 300 gli eventi in programma che si svolgeranno in luoghi iconici della città, spesso chiusi al pubblico, e tra questi alcuni aperti per l’occasione da Roma Capitale che cura anche alcuni eventi particolari

Ne è un esempio l’appuntamento “A Rebibbia-Casal de’ Pazzi tra preistoria e presente, tra natura e città” promosso da Museo di Casal dei Pazzi e Sovrintendenza Capitolina.

Un viaggio nel tempo e nel paesaggio urbano che trasporterà i visitatori 200mila anni indietro nel paesaggio preistorico raffigurato all’esterno del museo nel murale dello street artist Jerico e riproposto all’interno tra i reperti del pleistocene. E poi, di nuovo all’esterno, nel presente, nel parco di Aguzzano, quadrante est della capitale, per ammirare altri murales tra cui la spirale dell’evoluzione dello street artist Blu dove la natura reclama un proprio spazio tra il cemento dei palazzi di edilizia popolare di Casal de’ Pazzi.

Un altro luogo speciale apre al pubblico grazie alla collaborazione della Sovrintendenza Capitolina: è il Casino del Graziano, a Villa Borghese. L’edificio immutato nei secoli si trova per la precisione nella Valle dei Platani che prende il nome dai Platanus Orientalis piantati nel 1600 da Scipione Borghese, proprietario della Villa. Oggi inseriti nell’elenco degli alberi monumentali, i pochi esemplari rimasti sono portatori di un raro e prezioso dna, diverso da quello dei tanti platani ibridi diffusi a Roma.

Il Casino del Graziano con i suoi giardini ed il ricco apparato decorativo ospita il deposito di sculture provenienti in gran parte dalla collezione antiquaria del cardinale Borghese, tra i maggiori collezionisti europei dell’epoca.

Il complesso dell’Oratorio dei Filippini in piazza dell’Orologio ospita altre due mete imperdibili. Si tratta dell’Archivio Storico Capitolino che vi risiede dagli anni ’20 e che sarà possibile visitare su prenotazione ammirandone saloni, gallerie ed antichi documenti. Nello stesso complesso, progettato dal Borromini, anche la Casa delle Letterature gestita da Biblioteche di Roma apre i propri spazi affacciati nel bel chiostro con il boschetto di melangoli.

 

Open House Roma che “nasce dall’idea di un gruppo di architetti e comunicatori orientati all’innovazione socio-culturale per valorizzare il design e l’architettura di Roma – si legge nel sito dell’organizzazione – offre molte altre opportunità per approfondire la conoscenza con la nostra città e osservarne l’evoluzione storica, urbanistica, socio-culturale.

 

Tra le centinaia di visite possibili ci sono anche la rimessa Atac di Trastevere risalente agli anni 30, il “chilometro verde” di Corviale, i quartieri di edilizia popolare degli anni 20, le periferie storiche, le sedi di università, centri culturali, accademie, musei, fondazioni, enti ed Istituti.

 

Inoltre, numerosi appartamenti di design ed altri spazi architettonici partecipano a questa vasta panoramica che ci mostra attraverso innumerevoli itinerari la vitalità di Roma. Ed ancora una volta abbiamo la possibilità di esplorare la città da una nuova prospettiva scoprendo nuovi modi di vivere ed abitare gli spazi urbani.

 

 

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