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Vigili del fuoco: occorre maggiore tutela

L’ONA si appella al Ministro Salvini per una maggiore tutela per i Vigili del Fuoco esposti amianto e per chi non viene riconosciuto vittima del dovere.

Vigili del Fuoco uccisi dall’amianto. Nessuna mascherina protettiva, né procedure che prevedano la tutela e il controllo della salute. Il dramma del terremoto che ha sconvolto il Friuli Venezia Giulia e altre Regioni, negli ultimi decenni, con l’ONA che ha scoperchiato le criticità che, da sempre, caratterizzano il lavoro dei vigili del fuoco. Soccorritori senza sufficienti tutele e a rischio di esposizione all’amianto e a tutti gli altri cancerogeni.
L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Usb dei Vigili del Fuoco propongono un momento di confronto e discussione con esperti, studiosi, istituzioni, lavoratori e annunciano una campagna congiunta di sensibilizzazione.
Mancanza di procedure in grado di prevenire il rischio, assenza di screaning medico e psicologico post intervento per chi quotidianamente guarda in faccia la morte, totale mancanza di tutele previdenziali. Il mestiere dei vigili del fuoco, paradossalmente, non è considerato un lavoro usurante né una categoria a rischio.

L’ONA preannuncia il deposito di una serie di azioni legali a carico del Ministero dell’Interno per numerosi casi di mesotelioma e altre patologie asbesto correlate tra i Vigili del Fuoco.

• Il caso di Trieste.

È il caso di G.S., Vigile del Fuoco in servizio presso il Comando di Trieste, nel periodo dal 1956 al 1990, con vigilanza nell’ambito del carico/scarico dei sacchi di amianto nel porto di Trieste; come sorvegliante antincendio, e interventi anche presso la Raffineria e Cantieri Navali. Deceduto in data 01.09.2008, i familiari si sono rivolti al Ministero dell’Interno per chiedere il riconoscimento della causa di servizio, ma senza esito, nonostante le prove della presenza di amianto per tutto il periodo, compresi i dispositivi individuali di sicurezza.

• Il mancato riconoscimento della causa di servizio e della qualità di vittima del dovere.

Il Ministero dell’Interno ha negato il riconoscimento di causa di servizio e vittima del dovere, rendendo quindi necessario adire le vie giudiziarie. L’Avv. Alberto Kostoris, del Foro di Trieste, e l’Avv. Ezio Bonanni, del Foro di Roma, altresì Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nei prossimi giorni si rivolgeranno alla Magistratura (Tribunale di Trieste) per chiedere la condanna del Ministero dell’Interno alla costituzione delle prestazioni previdenziali, in favore della vedova e degli orfani.

• L’appello al Vice Premier e Ministro dell’Interno, On.le Matteo Salvini.

L’ONA prende lo spunto dalle dichiarazioni di Matteo Salvini del 29.09.2018, nel suo intervento nella città di Latina, tra le città martiri dell’amianto (l’Agro Pontino infatti è tra i territori con più alta incidenza di patologie da amianto). Matteo Salvini è il nuovo paladino delle Forze dell’ordine, tra cui anche il Vigile del Fuoco, che osanna in ogni intervento pubblico e istituzionale, ed è per questi motivi che l’ONA ha molta fiducia nel Ministro, e ha chiesto e chiede da tempo un intervento per sanare l’ingiusta discriminazione e lesione dei diritti subiti dal personale delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza, vittime dell’amianto.

«Abbiamo già trasmesso il grido di dolore della vedova e degli orfani del Vigile del Fuoco deceduto, al nuovo Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, perché disponga di correggere l’ingiusto provvedimento che ha impedito, e impedisce, alla vedova e agli orfani di ottenere le prestazioni di vittima del dovere. Ci dispiace che a tutt’oggi il Ministro dell’Interno non sia ancora intervenuto, sicuramente perché il caso non gli è stato sottoposto, e riteniamo che statista qual è possa porre rimedio al torto subito dalle vittime
già in periodo antecedente la prima udienza di comparizione delle parti. L’ONA esprime fiducia nel Governo del cambiamento e si augura che le vittime del dovere non vengano dimenticate» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA e legale della vedova e degli orfani del Sig. G.S..

• L’assistenza alle vittime dell’amianto, tra i quali anche gli stessi Vigili del Fuoco esposti alla fibra killer e ad altri patogeni.

L’ONA assiste gratuitamente tutti i cittadini e lavoratori, esposti e vittime dell’amianto e loro familiari, ivi compresi i Vigili del Fuoco, i quali possono rivolgersi alle numerose sedi territoriali dell’ONA, e allo sportello amianto on line. Per l’assistenza tecnica, medica e legale gratuita, le vittime dell’amianto e loro familiari possono rivolgersi all’Osservatorio Nazionale Amianto attraverso il numero verde gratuito 800 034 294 e chiedere assistenza attraverso il sito: www.osservatorioamianto.com

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