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Il Ministro Di Maio incontra la delegazione ONA Sicilia

Sabato 23 Ottobre- Il Ministro Luigi Di Maio arriva ad Augusta ed incontra una delegazione dell’Ona Sicilia (l’Osservatorio Nazionale Amianto), guidata dal Coordinatore regionale Calogero Vicario, un saldatore che proviene dal mondo industriale.

Nonostante sia stato esposto al rischio professionale amianto per oltre 25 anni, Calogero Vicario è stato discriminato, vedendosi negati i benefici previdenziali previsti per la sua categoria. Da qui, parte la sua battaglia a favore delle vittime di amianto e per la tutela dell’ambiente a fianco del Presidente ONA , Avv. Ezio Bonanni e dell’Onorevole Pippo Gianni.

Sig. Vicario, quando Di Maio era ministro del Lavoro, ONA ha chiesto al Governo un impegno a tutela della salute, del territorio e per sanare la pesante discriminazione subita dai lavoratori del polo petrolchimico di Augusta, Priolo, Melilli. In particolare avete chiesto di intervenire sul comportamento dell’Inps, per capire le motivazioni del vergognoso accanimento nel rincorrere i lavoratori, costringendoli a costituirsi in tutti i gradi di giudizio, nonostante le centinaia di sentenze positive che dimostravano l’avvenuta esposizione all’amianto nei luoghi di lavoro.

Situazione che avete definito “una vergogna, oltre che un offesa”. Lo avete fatto attraverso un accorato appello inviato via mail a ottobre 2019.

Quali erano le richieste dell’ONA Sicilia?

Abbiamo chiesto un atto di indirizzo, per il riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti all’amianto nel polo petrolchimico di Priolo e di tutta la regione Sicilia, una regione dimenticata esclusa e dunque discriminata.

Lei parla di “discriminazione”. In che modo è stata discriminata la Sicilia?

Parlo di discriminazione perché, quando sono stati emessi i benefici previdenziali, c’è stata una limitazione geografica: solo 15 siti sono stati riconosciuti dal Governo. Agli altri sono stati negati tali benefici, ed è per questo che abbiamo dovuto adire alle vie legali.

Voglio ricordare che i lavoratori da noi rappresentati vengono dal polo petrolchimico più grosso d’Europa, con il più alto numero di decessi e malattie e voglio anche sottolineare, con il più alto Pil.

È assurdo che siano esclusi dagli atti di indirizzo, ma la cosa più inaccettabile, è che nonostante nelle aule dei tribunali i lavoratori abbiano avuto ragione, essi continuino a subire un assurdo accanimento da parte dell’ente previdenziale, che li rincorre a tutti i gradi di giudizio.

Oltre a rendere loro la vita difficile, spesso quando arrivano in cassazione, i lavoratori hanno già raggiunto il requisito massimo pensionistico e non hanno più diritto alla rivalutazione. Personalmente, io ed altri nove lavoratori abbiamo avuto sentenza favorevole, ma l’ultimo giorno utile, Inps si è appellata e abbiamo dovuto costituirci in appello.

Avete fatto qualcosa per sensibilizzare l’INPS?

Certo! Abbiamo fatto un sit in di una settimana presso la sede di Siracusa. Sopratutto vogliamo sapere perché l’Inps ci rincorre in tutti i gradi in tribunale.

Ad oggi quali promesse ha mantenuto il Ministro Di Maio?

In qualità di Ministro del Lavoro, per quanto riguarda il polo petrolchimico, non ha fatto nulla di concreto.

Che fine ha fatto il dossier amianto Ona, che doveva essere già sul suo tavolo e che lei ha riconsegnato al Ministro? Sopratutto, cosa riporta tale dossier?

Probabilmente il Ministro non ha ricevuto il dossier o forse non l’ha letto, ecco perché gliel’ho riconsegnato personalmente lo scorso sabato. Esso riporta i dati sulle patologie asbesto correlate in Sicilia. Si tratta di cifre allarmanti: circa 100 mesoteliomi; 200 carcinomi e 300 altre patologie asbesto correlate l’anno.

Il Ministro conosce bene ONA. Qual è stata la sua reazione nel ricevere il dossier da un suo importante delegato?

Sì, conosce bene l’Osservatorio ed il nostro Presidente, Avv. Ezio Bonanni. In passato ha presenziato all’importante convengo svolto presso l’auletta dei gruppi parlamentari, allorché è stato presentato un disegno di legge per i diritti dei lavoratori esposti all’amianto. Sabato ha preso atto della documentazione che, come detto, avevamo già inoltrato, senza tuttavia avere avuto alcun riscontro.

Di Maio, in qualità di Ministro del Lavoro è stato sostituito da Nunzia Catalfo. Vi siete rivolti anche a lei?

Certo, abbiamo chiesto al Ministro di Maio di consegnare il medesimo appello al nuovo Ministro del Lavoro, affinché ci vengano date risposte sul polo petrolchimico.

Qual è la situazione in Sicilia dal punto di vita della legislazione regionale amianto. Viene applicata?

La legge regionale ha dei paletti: prevede la mappatura, il censimento, la bonifica, inertizzazione e misure a tutela dei lavoratori, inclusa la sorveglianza sanitaria. Purtroppo tuttavia non ha competenze sulla previdenza INAIL.

Sostanzialmente il problema degli atti d’indirizzo è di competenza del Ministro del Lavoro ma nelle altre regioni a statuto speciale (come la nostra), il ministro ha fatto degli atti equipollenti, risolvendo così la questione. Ricordo a tal proposito che il TAR ha detto che si equivalgono atti equipollenti quando manca l’atto di indirizzo ministeriale.

Ciò ha fatto sì che venissero riconosciuti tali diritti ai lavoratori di alcune regioni a statuto speciale, perché inserite nel registro regionale. Attualmente la legge regionale del 2014 sui rischi derivanti dall’amianto, è quasi del tutto inapplicata, fatta eccezione per il registro regionale dei lavoratori esposti e l’attivazione del centro di riferimento regionale inaugurato la settimana scorsa (era già attivo da qualche anno in un altro padiglione) presso il Muscatello di Augusta.

Nonostante la gravità della situazione, c’è ottimismo per la nascita del nuovo polo oncologico di cui lei parla e che è stato inaugurato qualche giorno fa?

Sicuramente siamo positivi. A tal proposito ricordo le parole dell’onorevole Pippo Gianni che ha commentato “Il centro amianto una vittoria per la comunità. Una giornata storica per la sanità siciliana, un grande traguardo, arrivato dopo anni di lotte dell’Osservatorio Nazionale Amianto, anche da parte dei pazienti che hanno sviluppato patologie legate all’amianto e dei loro familiari”.

Quali attività svolge il centro amianto?

Ha il compito di effettuare sorveglianza sanitaria per la cura e la diagnosi delle patologie asbesto correlate, attraverso un protocollo già definito: anamnesi lavorativa, visita pneumologica, tac (se prevista) e lavaggio broncoalveolare (attrezzato da poco).

Il presidente Ona, Avv. Ezio Bonanni è uno dei più autorevoli membri della commissione ministeriale amianto voluta dal Ministro dell’Ambiente Costa. Che parole ha speso nei suoi confronti il Ministro di Maio?

Ha espresso parole di stima ed approvazione. “Salutatemi il presidente” ha esordito Di Maio. Del resto, il Ministro è stato coinvolto in altre iniziative Ona ed è in atto una collaborazione con l’avvocato Bonanni sul fronte amianto.

La settimana scorsa avete incontrato il Ministro dell’Ambiente Costa. Quali risposte ha dato?

Ci ha garantito il massimo impegno. Ha inoltre specificato che la Commissione ministeriale amianto costituita di recente, ha il compito di elaborare una proposta di legge che dia risposte concrete in termini ambientali e previdenziali. Poiché la Commissione vanta tra i suoi membri i più autorevoli soggetti esperti in amianto, incluso il nostro presidente Ezio Bonanni, riponiamo massima fiducia nelle sue attività presenti e future.

Allora parliamo di futuro: quali sono i prossimi step dell’ONA in Sicilia?

Nel territorio siciliano, ma in particolare nel siracusano, ONA ha aperto uno sportello amianto presso il comune di Priolo, nell’area Sin ad alto rischio industriale, per i comuni che ricadono nel territorio di Priolo, Melilli, Augusta, Siracusa, Floridia e Solarino.

Nello specifico, lo sportello darà informazioni e risposte ai soggetti interessati, per la sorveglianza sanitaria e i diritti che si possono avere circa gli aspetti previdenziali e quelli relativi alle malattie professionali.

Voglio sottolineare che la nostra area ha un’altissima incidenza patologica. Il polo petrolchimico siracusano include la vasta area costiera industrializzata della Sicilia orientale, svolgendo preponderanti attività di raffinazione del petrolio, trasformazione dei suoi derivati e produzione energetica. Attività che hanno causato malattie ai cittadini ed ai lavoratori, oltre ad arrecare un pesante degrado al territorio.

Attraverso il registro regionale degli esposti riteniamo che tutti i lavoratori abbiano diritto alla sorveglianza sanitaria. I dati stimano circa 25.000 soggetti esposti nel siracusano, secondo INAIL. Solo con un lavoro sinergico, tra INAIL, medicina del lavoro e registro regionale dei lavoratori si può fare qualcosa per individuare e promuovere attività di sorveglianza sanitaria.

I servizi di assistenza gratuita ona

L’ONA prosegue la sua attività anche di assistenza medica e legale, con diversi sportelli in tutta la Sicilia, con punti di riferimento centrale Priolo Gargallo, tutti i cittadini siciliani possono chiedere l’assistenza medica e legale gratuita attraverso il numero verde 800 034 294 e lo sportello on-line.

A cura di Simona Mazza

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