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Amianto: l’Ona incontra i Vertici della Regione Veneto

L’ONA incontra i vertici della Regione Veneto

Si è tenuto questa mattina l’incontro tra i rappresentati dell’Ona e i vertici della Regione Veneto. I rappresentanti della Regione in diverse occasioni si son mostrati completamente impegnati alla causa amianto.

L’amianto è il killer del terzo millennio. Uccide con il mesotelioma, il cancro ai polmoni, alla laringe, alla faringe, allo stomaco, al colon retto, alle ovaie e con l’asbestosi: 6.000 decessi ogni anno solo in Italia, 107.000 nel mondo.

Uno degli epicentri del più alto numero di decessi per amianto è la Regione Veneto. Regione accumunata alla provincia di Latina e in particolare alle città di Latina, Aprilia e Cisterna, colonizzate proprio dalle popolazioni venete che giunsero nell’agro pontino negli anni ’30.

Intervento ONA per fermare la strage veneta

L’Osservatorio Nazionale Amianto è stato costituito proprio da cittadini di origine veneta che hanno sconfitto la palude impiantatovi le attività agricole e industriali. Queste ultime con massiccio utilizzo di amianto. Il cancerogeno che adesso esige un tributo in sangue, dei centinaia di lavoratori.

Uno degli alfieri e difensori delle vittime dell’amianto è l’Avv. Ezio Bonanni, pioniere della difesa di queste vittime, nell’agro pontino e poi in tutto il resto d’Italia fino al Veneto.

Nel corso della riunione che si è svolta oggi a Palazzo Baldi, presente l’assessore alle Regione Veneto, On.le Luca Coletto, le vittime dell’amianto hanno preso atto dell’efficienza della Regione Veneto e della consapevolezza di poter migliorare in quella regione gli standard di sicurezza per le vittime dell’amianto, ma al tempo stesso costituire il motore di una maggiore efficienza dello Stato Italiano, e quindi importare nel Lazio il modello di efficienza veneta.

Ha partecipare all’incontro con l’Ass. Coletto il segretario generale dell’associazione, Dott. Michele Rucco, il quale si è fatto portavoce delle richieste di tutta l’associazione e in particolare dell’ONA Veneto e cioè di quei cittadini esposti all’amianto che, a migliaia, stanno aderendo all’associazione in Veneto come nel resto d’Italia:

Le richieste dell’ONA:

  • abolizione della Legge Fornero quantomeno per le vittime dell’amianto
  • aumento del Fondo Vittime Amianto e risarcimento anche per le vittime ambientali
  • estensione della sorveglianza sanitaria

«Prevenzione rischi amianto, prepensionamento e rivalutazione delle prestazioni pensionistiche, per i lavoratori del porto di Venezia, e di tutti gli stabilimenti del Veneto, in cui è stato utilizzato amianto e abolizione della L. Fornero per quanto riguarda le vittime dell’amianto. Abbiamo riposto enorme fiducia nel Presidente della Regione Veneto, On.le Zaia, e nell’Assessore alla sanità, On.le Luca Coletto, che è intervenuto nell’assemblea ONA di Venezia lo scorso 17.02.2018, e anche nell’On.le Alex Bazzaro e nell’On.le Sergio Vallotto, anche loro presenti all’assemblea ONA. Auspichiamo che la Regione Veneto si faccia ente promotore dell’abolizione della Legge Fornero per le vittime dell’amianto»
dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Approfondimento della problematica amianto nel Veneto.

I numeri della strage amianto in Veneto

Casi di mesotelioma segnalati all’Osservatorio Nazionale Amianto, più di 2000 casi di mesotelioma, e in ordine ad alcune situazioni di rischio lavorativo:

  • Montedison, Marghera: 76 casi di mesotelioma associati alla produzione del passato;
  • Officine Meccaniche Stanga, Padova: 62 casi;
  • Fincantieri, Marghera: 60 casi;
  • Ferrovie dello Stato: 44 casi tra Vicenza e Verona;
  • Sartori Guido (realizzazione di impianti industriali), Marghera: 26 casi;
  • Alumix Alluminio, Marghera: 25 casi;
  • Compagnia Portuale di Venezia: 34 casi di mesotelioma.

I mesoteliomi sono solo la punta dell’iceberg, perché l’amianto provoca tutta una serie di altre patologie, tumore al polmone, tumore alla laringe, tumore all’ovaio, al colon retto, all’esofago, e alla faringe, asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, per fermarci alle sole patologie tabellate.
Ne consegue che, in tutto il Veneto, considerando i più di 2000 casi di mesotelioma, censiti dal RENAM, tenendo conto delle altre patologie, il numero dei decessi è superiore a 5000, negli ultimi 20 anni.

I casi di mesotelioma in Veneto

Casi di mesotelioma identificati in residenti del Veneto nel periodo 1987-2013

Tra le tematiche che si vorrebbero affrontare:

  • istituzione di un fondo vittime amianto Regione Veneto che vada ad implementare il Fondo Vittime Amianto istituito presso l’INAIL (art. 1 commi 241/246 della L. 247/07), limitato ad €27.000.000 fino al 2020 per l’intero territorio nazionale;
  • intensificazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti all’amianto per la diagnosi precoce delle patologie asbesto correlate, che assicura un più efficace intervento sanitario e maggiori chance di sopravvivenza per le vittime;
  • emanazione di atti di indirizzo regionali al fine di ottenere il riconoscimento dei benefici amianto per il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto fino al 02.10.2003;
  • distorsioni della Legge Fornero, con particolare riferimento ai portuali di Venezia e in generale dei lavoratori in Veneto;
  • verifica di termini e modalità di applicazione dell’art. 13 comma 8 L. 257/92 per i lavoratori veneti da parte delle INPS competenti.
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