Domani allo Stadio di Domiziano, ore 11.30, verrà presentato il Progetto OIKOUMENE, Mediterranean Fair Play Reconciliation.
IL MOVIMENTO DEL FAIR PLAY Il Comitato Nazionale Italiano Fair Play – CNIFP, analogamente all’European Fair Play Movement – EFPM è stato fondato nel 1994 ed è Associazione Benemerita nell’ambito del C.O.N.I. -Comitato Olimpico. Il Movimenro Europeo, che vanta culturalmente un padre nobile come William Shakespeare, con sede a Vienna (riconosciuto dal COE) è composto da quaranta associazioni nazionali aderenti, mentre il Comitato Internazionale – CIFP ne conta centoventi, in sinergia con il CIO.Dopo il XXVI Congresso Nazionale del CNIFP, celebrato il 15 novembre, a conclusione di un quadriennio complicato dalla pandemia da COVID 19, gli indirizzi e gli obiettivi nel breve e medio termine del Movimento Fair Play, in piena sintonia con l’European Fair Play Movement e con il Comitato Internazionale sono assolutamente orientati al conseguimento di risultati fortemente caratterizzati dalla esigenza di restituire spazio a valori etici legati alla socialità, partendo dal rispetto di regole e principi, che adesso fanno dello sport una grande opportunità. La recente approvazione di decreti attuativi per la Legge di Riforma approvati alla fine di novembre dal Consiglio dei Ministri, rende ancora priorità assoluta allo sport come principale agenzia educativa e sociale e più puntuali, attuali i progetti elaborati dal Comitato Italiano fair Play .
COME NASCE IL PROGETTO OIKOUMENE. Rispetto a questioni di politica, economia cultura, religione, che comunque tendono a dividere, anche se l’intento formalmente dichiarato è quello di superare gli elementi di divisione, il mondo dello sport è notoriamente facilitato nei rapporti ed in particolare lo è attraverso i valori condivisi che lo nobilitano e che consentono modalità di collaborazione e occasioni di partcipazione, che facilitano le relazioni e a volte risolvono problemi etremamente complicati. In particolare, in occasione del XVIII Congresso EFPM di Verona nel 2012, cui presero parte ventisette paesi, nacque l’idea di un osservatorio permanente sulle questioni etiche e successivamente a Istanbul, Baku, Riga, Vienna ed Haifa, passando per Alghero, è maturata la possibilità di un ruolo conciliatorio, concreto, che faccia leva sulla straordinaria rete di risorse umane esistenti e in particolare nei paesi del Mediterraneo, che fanno parte del sistema da cui si sono originati dal 1947/51 gli omonimi Giochi, appunto in Turchia ed in Egitto. Il concetto di condivisione del territorio tra popoli diversi – che insieme lo abitano – è chiaro da almeno duemilacinquecento anni e la tregua olimpica, simbolo archetipo di pace, ne è stata l’espressione esemplificativa più efficace. In occasione del Congresso Nazionale del CNIFP il 13 marzo 2017, Alghero, Città multietnica di antica vocazione, protesa strategicamente nel Mare Mediterraneo, è stata proposta come Capitale Mediterranea del Fair Play, quindi il 28 di giugno, sempre dello stesso anno, a Roma, nello Stadio di Domiziano, ufficialmente proclamata tale, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo internazionale.
COME SI EVOLVE OIKOUMENE Superata la forzata stasi, dovuta al periodo acuto della pandemia da COVID 19, si sono riattivati contatti e sinergie. In particolare, fermo restante l’asse iniziale tra Alghero e Barcellona, la disponibilità concreta della Tunisia e la tappa strategica compiuta ad Haifa giànel 2017 con il Congresso del EFPM (European Fair Play Movement) adesso registriamo l’impegno primario nell’ambitoi della Regione Campania, con il Comune di Ariano Irpino già concretamente attivo, la Città di Napoli e della progettualità dedicata alla Capitale della Cultura per il 2022, Procida, nonché di Ischia con il suo tradizionale Meeting Estate. Analogamente si sono attivate le realtà dell’Abruzzo con il Museo Internazionale del Calcio a Loreto Aprutino e della Puglia con le iniziative tra Foggia e Taranto, legate al mondo dello sport, della cultura e del turismo, nonché all’Associazione Italia .- Israele. Del resto, di quello che si preannuncià e verrà, se ne parlerà nella conferenza di martedì 8 giugno.