Nell’occasione l’Avv. Giulio Onesti illustrò i compiti della Commissione ed accennò ad un programma basato su rapporti e contatti con le Federazioni Sportive Nazionali interessate.
Il 31 marzo 1956, la Commissione – coordinata da Marcello Garroni – fu in grado di presentare alla Giunta Esecutiva del C.O.N.I. un approfondito rapporto, non mancando di suggerire l’opportunità, in omaggio alla millenaria storia di Roma, di imprimere alla XVII Olimpiade una fisionomia particolare, facendo svolgere qualche manifestazione compresa nel programma olimpico nella Basilica di Massenzio e nelle Terme di Caracalla, lungo l’Appia Antica, ecc.
Il rapporto prevedeva le attribuzioni del Comitato Organizzatore, gli aiuti necessari per l’allestimento di campeggi, l’intervento per la predisposizione dei servizi urbani, la necessità di nuove strade, nonché, ovviamente, la costruzione degli impianti sportivi. Un esame accurato fu richiesto dal problema riguardante i limiti della sfera di azione del futuro Comitato Organizzatore e furono stabiliti i principali compiti, e cioè: a) assicurare alloggio e vitto ai partecipanti muniti di Carta Olimpica, e precisamente: agli atleti e riserve ammessi dal regolamento, agli Ufficiali delle Delegazioni, ai Giudici nazionali e stranieri, ai giornalisti e radiocronisti, al personale del Comitato Organizzatore, ai Dirigenti delle Federazioni Internazionali, agli ospiti d’onore quali i membri del C.I.O. ; b) assicurare i trasporti ed i parcheggi per le suddette categorie; c) provvedere all’organizzazione di eventuali congressi sportivi; d) provvedere ai servizi per la stampa e ad altre fonti di informazione; e) provvedere alla costituzione ed al funzionamento di tutti i settori tecnico-sportivi. La Commissione approfondì lo studio relativo al periodo da preferire per lo svolgimento dei Giochi Olimpici, basandosi sui seguenti elementi: temperatura e precipitazioni; ore di luce solare; venti per le gare veliche; possibilità ricettive in relazione all’affollamento turistico.