Diciamo che i tormentoni non finiscono mai. E’ partito l’ultimo aereo americano da Kabul e tra qualche giorno l’ultimo Alitalia da Roma. I No Vax assomigliano sempre di più ai Black Bloc e i Sì Vax finiranno anche loro per scendere in piazza come le Sardine. Purtroppo è la legge dinamica del nostro essere asociali, come sociali, guerrafondai, come pacifisti, sempre in movimento, l’un contro l’altro proiettati. Eppure, pensateci, c’è chi su questa regola, che è un po’ come quella del famoso pendolo di Foucault, ci campa e ci specula. Niente di più ovvio dubitare della cura, ma anche di avvalersene, salvo trovare una soluzione diversa rispetto al male maggiore. Ma tant’è, adesso che si attenua la questione afghana, va riprendendo vigore il “tam tam” sul COVID e dintorni, col ritorno a scuola e al lavoro, mentre si affilano i coltelli per la prossima campagna delle amministrative. Insomma la ruota gira, ma in parte gira a vuoto per il ripetersi ciclico di fenomeni di distrazione di massa. Così tutti gli operatori interessati alle guerre come alle tregue, dai fabbricanti di armi, ai professionisti militari e contractor, agli operatori del soccorso ed ai mediatori, dai Paesi cuscinetto, ai diplomatici, alle Organizzazioni deputate ed ambite, soprattutto per gli astronomici emolumenti corrisposti agli addetti, adesso si vanno riposizionando per il prossimo inesorabile focolaio. Così, ci trascineremo nel limbo di una pandemia senza tempo, né confini, che ci cambierà ancora la vita per almeno un anno o due, salvo riprendere poi il trend in uno scenario sostanzialmente cambiato, sulla base della prolungata emergenza. Ieri, il Presidente Mattarella, a Ventotene, ha puntualmente ricordato quale fosse il modello vero d’Europa, confederata e unita, per i “confinati” Spinelli e Colorni. Ecco, oggi, ottant’anni dopo, possiamo constatare che la distanza da quel progetto ideale è sostanziale, per cui nella logica che vorrebbe la piena condivisione di pari doveri e pari diritti, dal lavoro alla difesa, dall’istruzione alla salute, c’è davvero molto da fare, pena la catastrofe, peraltro in un contesto planetario, in cui nessuno fa sconti ed in cui gli attori principali hanno tutti dimensioni continentali, quali appunto, gli USA, la Russia, la Cina, l’India… E voi vi chiederete ancora… Sì, ma il vaccino? Appunto, come insegna la storia, giusto di un secolo fa, la famosa “Spagnola”, mimetizzata tra gli esiti della Grande Guerra, generò alla fine cinquanta milioni di morti accertati sui cento ipotizzati, a fronte di due miliardi e settecento milioni di umani, ovvero un terzo degli attuali. Il vaccino non c’era e nessuno potette vaccinarsi. La pandemia fece il giro del globo e si estinse spontaneamente, definitivamente, dopo cinque anni di stragi, nel 1922. Amen