Pubblichiamo e riceviamo la lettera di una mamma. Questa signora racconta in maniera molta sentita il dramma di un genitore, che scopre che suo figlio è dislessico e non ha nessun sostegno ne comprensione da un’istituzione come la scuola.
“Mio figlio Daniele, ha 15 anni. Due anni fa frequentava la scuola media Falcone. Per motivi logistici l’ho spostato nell’istituto Comprensivo Sangallo a Nettuno. Arrivato nella scuola, la sua media dei voti è scesa improvvisamente, insufficienze in tutte le materie. Daniele ha cominciato ad andare malissimo a scuola. Non riusciva più ad apprendere aveva problemi di concentrazione, insicurezza, tachicardia, ansia. Mio figlio era cambiato, era diventato improvvisamente dislessico. I professori hanno preso la sua malattia per svogliatezza. Il suo scarso rendimento secondo loro, era dovuto alla mancanza di voglia di studiare. Per due anni ho cercato di avere sostegno, di spiegare ai suoi insegnanti il suo malessere. Daniele è stato bocciato, oltre che più volte sgridato dai suoi insegnanti, per non aver compreso ciò che non riusciva ad apprendere, per colpa di questo disturbo, che ad oggi, gli ha rallentato il suo sviluppo emotivo. Mio figlio ora ha un certificato rilasciato dal UONPI di Anzio è dislessico. Ha lasciato la scuola, si é ritirato. Non sopportava di non essere capito. La pressione dei suoi professori l’ha reso debole e lo ha fatto chiudere in se stesso. Oggi cerca di studiare da solo da privatista, con grande difficoltà. Auspico che la mia testimonianza, possa servire ad aiutare altri ragazzi a non vivere il dramma di mio figlio e a sensibilizzare le istituzioni, sulla competenza che spesso manca negli insegnanti e condiziona irrimediabilmente il futuro dei ragazzi.”
Speriamo che questa commovente testimonianza, diventi oggetto di attenzione, da parte degli enti competenti. Il nostro direttore Ruggero Alcanterini, ha intenzione di farla pervenire, al Ministro dell’istruzione Marco Bussetti.