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Nettuno, tragico volo interrompe la vita di due speranze del nuoto azzurro

Sono Gioele Rossetti e Fabio Lombini le due vittime dell’incidente aereo di questa mattina tra Nettuno e Latina. I due giovani entrambi nuotatori dello stesso team, condividevano la passione oltre che per il nuoto anche per il volo. Insieme si erano recati intorno alle ore 10 nell’hangar dell’aviosuperficie “Ali Nettuno” di via dello Scopone. L’ultraleggero biposto P32S della Tecman di proprietà del padre di Gioele, alla guida – appena dopo il decollo, alle 10:30 – è precipitato in zona Grugnole, probabilmente per un guasto al motore, dopo aver raggiunto una quota di circa trecento metri, incendiandosi. I due giovani sono morti sul colpo, carbonizzati. La loro identificazione è stata possibile perché si erano registrati all’aviosuperficie“Ali Nettuno” di via dello Scopone, prima di decollare. Inultili i soccorsi, sulla vicenda è stata aperta un’indagine.

Fabio Lombini, 22 anni, era di Castrocaro Terme e viveva a Roma, impegnato con gli “azzurri” della Nazionale Italiana della FIN e in allenamento presso il Centro di Ostia. Aveva vinto una medaglia d’argento agli ultimi Europei.

Gioele Rossetti, 23 anni, romano, faceva parte dell’Aurelia nuoto ed aveva una grande esperienza di volo. La redazione de L’Eco del Litorale porge le più sentite condoglianze alle famiglie delle due giovani vittime, ai Club di appartenenza e alla Federazione Italiana Nuoto.

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