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Nettuno: Il reduce John Shirley in visita nei luoghi dello Sbarco

E’ stata una cerimonia molto toccante e partecipata quella che si è svolta lo scorso 12 settembre, al Cimitero militare americano, con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Fratelli in Armi da parte del reduce dello sbarco John Shirley (già in visita a Nettuno negli anni scorsi) e del sindaco di Nettuno Angelo Casto. Il veterano della 3a divisione americana, ha potuto così nuovamente provare tutto il calore e l’affetto che la città di Nettuno nutre nei suoi confronti. Non poteva esserci accoglienza migliore per il nostro amico statunitense che all’età di 92 anni ha voluto, forse per l’ultima volta, rivedere i luoghi che lo videro protagonista nella seconda guerra mondiale e farli conoscere – come un passaggio di testimonianza – al figlio Steve, che l’accompagnava. Proprio Steve è rimasto particolarmente colpito dal primo suo approccio alla città. Arrivati alla stazione ferroviaria con il treno delle 9, 35 ci siamo spostati in un auto per la via Cavour, diretti a piazza Mazzini. Invece subito dopo l’incrocio di via Cavour con via Romana, c’era un posto di parcheggio libero all’altezza del Gran Bar Cavour e ci siamo fermati per gustare un caffè. Seduti ai tavolo all’interno interno al bar, abbiamo parlato del programma della giornata predisposto unitamente all’amministrazione comunale (il sindaco era stato continuamente aggiornato della visita di John Shirley), al UNIMRI (Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica) e all’Associazione Culturale “The Factory 1944” di Aprilia. Siamo passati alla cassa e Mr Shirley ha fatto cenno al figlio Steve di pagare il conto. Il proprietario in perfetto inglese ha iniziato a commentare la visita del reduce e, rivolgendosi agli ospiti, gli ha detto che era stato un onore per lui averlo conosciuto e con il loro permesso gli avrebbe fatto piacere offrire la colazione. Bontà infinita del commerciante e orgoglio di un figlio per l’apprezzamento al genitore che all’età di 19 anni era stato qui nel 1944 durante lo sbarco degli americani. Mi rivolgo ora ai tanti amici e amiche che sono venute ieri al Cimitero militare americano, ma che non sapevano dove si svolgeva la cerimonia e nell’infinità dello spazio che gli stava davanti non si sono rese conto che eravamo nella parte alta del cimitero, non visibile dal cancello d’ingresso e pensando che forse era già finita o mai cominciata, sono andate senza partecipare all’evento. Grazie comunque per averci provato e dispiaciuto se non ho spiegato bene come incontrarci.

Silvano Casaldi

Foto Rossano Desideri
Foto Rossano Desideri
Foto Rossano Desideri
Foto Rossano Desideri

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