Lei si chiama Samantha Stivaletti, è una sottufficiale della Polizia Locale ed è stata condannata per danno erariale ai danni del Comune di Nettuno, di cui è dipendente. E il sindaco Angelo Casto, l’ha scelta per averla nel suo staff. La storia la racconta il quotidiano La Repubblica Roma:
“Proprio a Nettuno, però, quei ferrei principi dei grillini sulla meritocrazia e la lotta agli sprechi sembrano essere finiti nel dimenticatoio. Il primo cittadino per il suo staff ha infatti scelto una sottufficiale della Polizia locale condannata per danno erariale proprio ai danni del Comune di Nettuno. Per risparmiare, Casto non ha fatto ricorso ad esterni e a gestire la sua agenda c’è così il maresciallo Samantha Stivaletti, che al fischietto e alla paletta ha sostituito agenda e scrivania. Stivaletti era finita nell’inchiesta sulla maxi truffa che l’ente avrebbe subito nell’ambito dell’appalto per la sosta a pagamento.
In base alle indagini svolte dalla Guardia di finanza, il servizio, affidato alla società “Promur”, avrebbe portato ben poco nelle casse pubbliche e il Comune avrebbe finito col perdere oltre 660mila euro. Sul fronte penale, per quella vicenda sono stati mandati a giudizio gli amministratori della società, Gennaro e Aldo Iovane, insieme all’ex comandante dei vigili, Giorgio Tomassetti, mentre Stivaletti è stata prosciolta. La Corte dei Conti, però, ha ritenuto coinvolta nella vicenda anche la vigilessa e l’ha condannata, in via sussidiaria, a risarcire al Comune quasi 50mila euro. La sottufficiale ha provato anche a chiedere la revocazione della sentenza, sostenendo che i giudici avevano sbagliato, ma la condanna è stata appena riconfermata. E lei intanto è nello staff M5S.
La Stivaletti, che è comunque maresciallo anche se ora lavora dietro una scrivania, era stata condannata tempo fa:
La sezione d’appello della corte dei conti ha confermato le condanne alla Promur, la società che gestiva il servizio dei parcheggi a pagamento del comune di Nettuno, e ai dipendenti comunali. La società che nel 2004 era affidataria del servizio non aveva versato nelle casse comunali ben 662.711,00 euro cifra che ora dovrà restituire all’Amministrazione nettunese. Sotto il profilo penale sono stati, inoltre, mandati a giudizio i manager della Promur, Gennaro e Aldo Iovine, l’ex comandante dei Vigili Urbani di Nettuno Giorgio Tomasetti. Confermata anche la ripartizione del risarcimento con la Promur e Aldo Iovine che dovranno risarcire il comune in via principale, mentre Tomasetti per il 50%. Per la vigilessa Samantha Stivaletti la concorrenza è stata ridotta in appello al 10% su 474.290,00 euro(nel 2012 in primo grado era stata condannata al risarcimento del 30%), come l’ex dirigente comunale Antonio Boni per il quale non c’è stato nessuno sconto rispetto al 2012. Assolto in questo grado di appello, invece, il segretario comunale Benedetto La Padula"</strong>