Una bella storia , Pierpaolo Piccioli un’altro ingegno italiano che ottiene un grande successo fuori dall’Italia.Di Nettuno, Pier Paolo Piccioli , è attualmente il direttore creativo de La Maison di Valentino con sede a Parigi .
Le doti di Piccioli erano state ben valutate anche da Fendi a dimostrazione del suo talento. Inizialmente in coppia con Maria Grazia Chiuri ottiene la Direzione Creativa della Maison, dall’anno scorso è rimasto l’unico direttore creativo.
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La cerimonia del conferimento della cittadinanza al Direttore Creativo avverrà il 24 giugno alle ore 10,00, di seguito le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Comunale di Nettuno Giuseppe Nigro.
Giuseppe Nigro, Presidente del Consiglio Comunale di Nettuno .
” Ho provveduto a convocare per il giorno 24 Giugno alle ore 10.00 il Consiglio Comunale per la concessione della cittadinanza benemerita al “nostro” Pierpaolo Piccioli”.
Sarà una cerimonia in cui tutto il Consiglio Comunale esprimerà il più alto riconoscimento ad un concittadino.Pierpaolo Piccioli si è distinto per le sue grandi doti artistiche ed ha saputo tradurre ” – idee e talento in vere e proprie opere d’arte tra gusto e raffinatezza –
Ha fatto sfilare il nome della Città di Nettuno sulle passerelle internazionali della moda, motivo di orgoglio per tutti i nettunesi – “Tenuto conto dell’importanza dell’evento si invita la cittadinanza tutta a partecipare alla cerimonia di conferimento che si terrà in Sala Consiliare il giorno 24 Giugno alle ore 10.00”
Pierpaolo Piccioli , direzione creativa di Maison Valentino
www,maisonvalentino.com
“Ho sempre amato il cinema e durante l’adolescenza sognavo di diventare regista. Quando ho scoperto la moda e il suo potere di racconto, ho deciso di diventare designer. Per me è stata l’evoluzione naturale di un sogno.”
Dopo gli studi superiori, Pierpaolo Piccioli si iscrive all’Istituto Europeo di Design di Roma. L’impegno si affianca fin dai primi anni al lavoro d’atelier. Dopo le prime esperienze, nell’1990 arriva da Fendi per lavorare sugli accessori del brand. In questo periodo si avvicina al cuore del mestiere: il contatto con l’alto artigianato italiano e la possibilità di sperimentare con un nuovo approccio.
“Lavorare a stretto contatto con gli artigiani e le eccellenze italiane è stato fondamentale. Mi ha permesso di conoscere le regole per poi infrangerle e riscriverle. Il savoir-faire è la base del mestiere di un designer. È il terreno da cui parte ogni processo creativo.”
Dopo Fendi, insieme a Maria Grazia Chiuri arriva da Valentino per sviluppare la nascente linea di accessori. È l’inizio di una sfida: traghettare la grande tradizione della Couture Valentino dagli abiti agli oggetti. Mantenendo intatta la tradizione, la cura e la creatività del suo fondatore. L’esperimento funziona su tutti i fronti. E nel 2008, Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri vengono nominati Direttori Creativi di Valentino.
“Fin dai primi giorni, il lavoro più importante sull’eredità Valentino è stato attualizzare la percezione, l’idea, l’essenza della Maison più della riproposizione del suo archivio. È stato un processo creativo che ha preso a modello il modus operandi dell’Atelier della Couture. Ovvero, l’eccellenza umana tradotta in ogni singolo dettaglio. Dagli show alle collezioni, dalle collaborazioni ai negozi.”
In pochi anni, Valentino diventa un marchio di riferimento per il fashion system e un caso di successo internazionale. Nel 2016, con l’uscita di Maria Grazia Chiuri, Pierpaolo Piccioli diventa il Direttore Creativo della Maison. È l’inizio di un nuovo corso, un’ulteriore evoluzione per il marchio italiano.
“Sono interessato all’idea di umanesimo che alimenta la creatività. La compagine umana che forma questa Maison è per me il miglior team possibile. Qui ho capito che non esiste innovazione senza una conoscenza profonda della tradizione. Allo stesso tempo, so che il senso di limite che scaturisce da questa consapevolezza ti regala la libertà di pensare a come superarlo. Questo, in sintesi, sarà il nuovo corso di Valentino: un racconto umano, personale e insieme corale, di una storia ancora da scrivere.”