È stata protocollata , al comune di Nettuno da Daniele Combi un’istanza di immediata sospensione dell’applicazione dell’ordinanza sindacale n. 7 del 26 marzo 2020, che prevede l’uso di mascherine obbligatorio nonostante sul territorio siano quasi introvabili o vendute a prezzi altissimi.
Il documento riporta quanto segue:
Pur condividendo l’intento volto a tutelare la salute pubblica in un periodo senza precedenti analoghi nell’ultimo secolo, si ritiene che, alla luce delle oggettive difficoltà nel reperimento dei dispositivi di protezione individuali (‘mascherine’) classificati come obbligatori per poter circolare nel territorio comunale “in tutti i luoghi chiusie anche nei luoghi esterni dove potrebbe esserci un incontro ravvicinato di persone”sia in luoghi pubblici che privati, l’applicazione della ordinanza debba essere subordinata alla creazione delle condizioni di accesso dei cittadini all’entrata in possesso di quanto indicato. Qualora ciò sia precluso per qualsiasi motivo alla cittadinanza, l’Ente ha il dovere di attivarsi al fine di sopperire alle difficoltà del singolo. Solo allora troverà il giusto contesto una misura tanto restrittiva che altrimenti non farebbe altro che discriminare ulteriormente coloro che già ad oggi non hanno trovato il modo di proteggersi nell’interesse sia personale che dei propri cari.
Sarà possibile effettuare delle variazioni di bilancio straordinarie per reperire i fondi da destinare all’acquisto di dispositivi da fornire gratuitamente alle fasce economiche più disagiate? D’altra parte, a fronte di ciò, saremo ben lieti di rinunciare ad altre migliaia di euro futuri per fuochi artificiali e feste di piazza come utilizzati in passato.
Nettuno, lì 27.03.2020
In fede
Daniele Combi