Proseguono i servizi di prevenzione e di tutela dell’Ordine Pubblico nei luoghi della “Movida” per i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, con il supporto questa volta anche di un contingente di 10 militari dell’8° Reggimento “Lazio” per le incombenze di ordine pubblico.
Durante il fine settimana appena trascorso, i Carabinieri hanno così dato corso al consueto servizio straordinario nel Centro Storico, per l’azione di contrasto a fenomeni di degrado e turbativa della quiete notturna, sia con accessi ai locali pubblici che con controlli sull’isola pedonale del centro storico, oltre al controllo della circolazione stradale di afflusso e deflusso dai luoghi della movida. Sono stati così controllati, oltre agli esercizi pubblici, con il supporto della Polizia Locale, per assicurare il rispetto delle normative amministrative, anche i singoli avventori per norme di contenimento COVID-19 (GreenPass) che permangono fino al 1 maggio p.v..
Inoltre è stato controllato il tasso alcolemico con l’etilometro a chi dopo aver frequentato i pub e ristoranti, si è rimesso alla guida, con perquisizioni personali quando i carabinieri hanno avuto il sospetto che gli avventori potessero celare dello stupefacente.
Al termine del servizio i Carabinieri di Monterotondo hanno identificato e controllato un centinaio di persone, tre delle quali, a seguito di perquisizione, sono state trovate in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e marjuana: un giovane avventore di Fiano sorpreso alla guida, con addosso dell’hashish è stato contravvenzionato con il ritiro della patente ed il sequestro dell’auto. Gli altri due, uno di Capena ed il secondo proprio di Monterotondo sono stati invece sorpresi a piedi nel centro storico luogo della Movida con indosso sia hashish che marjuana. Tutti i tre avventori saranno segnalati alla Prefettura di Roma quali assuntori di sostanze stupefacenti, per il successivo inserimento nel percorso di recupero presso i SERT del territorio.
Complessivamente sono stati ben 50 i veicoli controllati e 6 gli esercizi pubblici “ispezionati” dai carabinieri, all’interno dei quali è stato controllato il Greenpass ad una ventina di avventori.