5 SETTEMBRE 2016
– Diciamo che Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, era già Santa, a prescindere dalla proclamazione di due giorni fa in Piazza San Pietro. Lo era di fatto, per il suo stile di vita dedicato agli altri, quelli più marginalizzati, bisognosi autentici di aiuto. Non a caso aveva ricevuto il Premio Nobel della Pace, massimo riconoscimento laico, già nel 1979 e mantenuto un rapporto straordinario, simbiotico con Giovanni Paolo II, uomo di religione e di sport. A proposito di sport e della eredità morale di Madre Teresa, cominciano a spuntare scuole primarie a lei intitolate, dove lo sport viene concepito come opportunità educativa, sociale, di salute. Proprio quello che potrebbe o dovrebbe avvenire nel nostro Paese, qualora la Sindaca Raggi, semiaffondata nelle sabbie mobili di Roma Capitale, dovesse pronunciare quel NO definitivo per la candidatura ai Giochi Olimpici 2024, che ormai lo stesso Matteo Renzi , intervistato durante il G 20, in Cina, dà per improbabili, ricordando che sarebbe una magnifica occasione per l’Italia, magari per il 2028 o 2032, perché, anche con danno per le città che avevano a suo tempo rinunciato a favore di Roma, il diniego di Virginia verrebbe rispettato… Dunque, cosa potrebbe accadere, spostando la priorità sport dai Giochi 2024 allo sport come fattore d’interesse primario, anche in termine di riforme per il Paese ? Ad esempio, potremmo avere finalmente un Dicastero per lo Sport, un Coordinamento con i Ministeri dell’ Istruzione e Università, della Salute, delle Infrastrutture, della Difesa, dell’Interno, magari lavorando sulla programmazione d’intesa con le Regioni e capillarizzando la progettualità sui territori, attraverso i Comuni, naturalmente a favore e in osmosi con l’associazionismo sportivo, fatto di società Federazioni, Enti, Benemerite e CONI. Forse potremmo salvare molti impianti sportivi in rovina e soprattutto l’anima e il corpo di tanti italiani, che potrebbero recuperare socialità e civismo, praticando lo sport, quasi come opportunità della misericordia. Gli immigrati potrebbero avere reali opportunità d’integrazione, andando oltre le situazioni di facciata, che si manifestano a livello elitario con apporti alle compagini “azzurre”. Del resto, la stessa Sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha dichiarato di volersi comunque dedicare alla rinascita dello sport nelle periferie e al risanamento delle strutture. Olimpiadi o non Olimpiadi, mi auguro che comunque il Miracolo Santa Madre Teresa di Calcutta ce lo faccia…