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IL MEDITERRANEAN FAIR PLAY AWARD, UNA ROSA NEL DESERTO DI ROMA

1 LUGLIO 2017
– Soltanto ieri, quando Papa Francesco ha celebrato la festa di San Pietro nella sua Piazza praticamente deserta ho capito quale miracolo si fosse compiuto allo Stadio di Domiziano mercoledì pomeriggio.
Lo straordinario successo arriso all’evento va doppiamente considerato perché anche il sistema dei media e della comunicazione sono entrati contemporaneamente in pausa per questo straordinario surriscaldato mega ponte di fine giugno a Roma, che ha visto nuotare disinvolte in Piazza Navona le sirene rappresentanti il “Mito Mediterraneo” di Alba Gonzales. Festeggiare i personaggi e le istituzioni destinatarie dei riconoscimenti (Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, Mario Bruno, sindaco di Alghero, Maurizio Romiti, presidente di Special Olympics, Umberto Rocca, presidente delle Medaglie d’Oro al Valore Militare, Francesco Ricci Bitti, presidente delle Federazioni delle Olimpiadi Estive, Carlo Pedersoli/Bud Spencer, la regina del vento e del mare Alessandra Sensini e infine l’attento tutore dei valori della nostra cultura mediterranea, il prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele. Anche per questo, valgono doppie le presenze di Rafel Niubò Baquè, ex Vice segretario generale della Catalogna, oggi dominus di Eurofitness/UBAE e partner fondamentale di Alghero Capitale Mediterranea Fair Play 2018, di Franco Ascani, membro della commissione cultura del CIO, Presidente della FICTS, di Laura Coccia e Bruno Molea, in pausa tra le votazioni alla camera, ma attivi nel sociale e sostenitori della “riconciliazione mediterranea” attraverso il fair play, argomento che ha visto scendere in campo in primis il Comitato Nazionale Italiano Fair Play, promotore dell’iniziativa con la sua “storica” brigata sassarese, guidata dal vice presidente nazionale Franco Cassano in squadra il segretario generale Giorgio de Tommaso e i consiglieri nazionali Roberto Antonangeli, Claudio Perazzini, Mauro Muresu, Gian Piero Ventura Mazzuca… Oggi voglio sottolineare il contributo attivo di personaggi come Fiammetta Scimonelli e Gianfranco Carabelli dell’Accademia Olimpica, piuttosto che del Presidente del GS Fiamme Rosse -Vigili del Fuoco, Fabrizio Santangelo, di Luigi Romani, V.P. dell’OPES, del prof. Antonio Spataro, direttore dell’Istituto di medicina e scienza dello sport, del coreografo André de la Roche, piuttosto che di Armando Soldaini Presidente di RomaExpo e coordinatore di China World Football Expo 2017 o Francesco e Matteo Tamburella, geniali promotori della riscoperta del Domiziano, il più antico stadio moderno del mondo, di cui ci onoriamo di continuare a condividere le attività elettive per cui l’impianto fu creato duemila anni fa. Heber Verri, chirurgo imprenditore nella ricerca che ha deciso di scommettere sulla qualità taumaturgica del messaggio fair play per la prevenzione salute, Paola Urbani, avvocato impegnato nel vero fair play finanziario, quello che difende la collettività da ciarlatani, millantatori e pratiche finanziarie truffaldine non soltanto in ambito sportivo, piuttosto che il colonnello G.Carlo Martini impegnato al fianco del Generale Rocca o Giovanni Battista Silvagni, Presidente del Comitato Fair Play di San Marino. Ma per finire veramente in gloria, passando per la professionalità e l’arte, voglio ricordare la conduzione di Antonella Salvucci, le immagini di Francesca de Tommaso, il coordinamento artistico di Alessandro Alcanterini per la Move con il soprano Silvia Pietrantonio, i danzatori Agostino Solagna e Alina Cammisano, il coordinamento organizzativo di Daniela Di Cola, le magie grafiche di Laura Fafone, l’ufficio stampa di Donatella Gimigliano, le incredibili sculture e le graffianti pitture di Enrico Mereu e Giovanni Battista Carta, le suggestioni di Roberta Papette per le risorse naturalistiche di Porto Conte, lo stile della sartoria Tramas e della pellicceria Tangianu , le delizie gastronomiche di Lucia Fozzi e Mario Caredda, i vini del Nuraghe Cabrioni di Sorso.
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