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Marina di Ardea, lo sfogo dei cittadini: «Via Forlì discarica legalizzata»

Cittadini ieri mattina hanno notato diversi mucchi di calcinacci abbandonati in mezzo alla strada di Viale Forlì, rendendo pericolosa la circolazione delle autovetture e dei pedoni.

«Non è la prima volta – dichiarano dall’associazione “RivalutiAmo Marina di Ardea” – che assistiamo a questo scempio irrispettoso verso la natura del luogo e nei riguardi dei cittadini. Ora l’Associazione vuole far sentire la voce dei cittadini delusi e stufi di questo continuo degrado causato sempre di notte, vista la completa mancanza della pubblica illuminazione e video sorveglianza.

«Viale Forlì – aggiungono dall’associazione – ormai da anni, sembra diventato il punto di riferimento per la discarica notturna “legalizzata”, in quanto non esiste alcun controllo, chiunque può liberarsi di qualsiasi rifiuto ingombrante e non conforme al ritiro dell’Igiene Urbana.Questo bellissimo viale dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, che collega l’entroterra di Ardea al mare, di notte risulta tranquillo e indisturbato per i soliti scaricatori incivili, che vengono anche da altre zone limitrofe per abbandonare qualsiasi tipo di rifiuti: calcinacci, maioliche, mattoni, ringhiere di cemento, materassi, lavatrici, frigoriferi, televisori, divani, mobili ingombranti, pneumatici, rifiuti domestici ed altro ancora».

«Questa mattina – dichiara il presidente Michele Di Stefano – su nostra chiamata è intervenuta tempestivamente la Polizia Locale per costatare la pericolosità dei mucchi di calcinacci abbandonati sulla strada. Subito dopo è intervenuto anche un furgone dell’Igiene Urbana, ma l’operatore ha potuto raccogliere soltanto rifiuti conformi al regolare ritiro dell’Igiene Urbana. Per gli altri rifiuti non conformi tipo calcinacci, frigoriferi, lavatrici, materassi ed altro dovranno essere rimossi da ditte specializzate».

«Durante la nostra ispezione di Viale Forlì corredata da foto – conclude Di Stefano -, abbiamo notato alcune ostruzioni a monte del canale Rio Torto e dei canali di irrigazione adiacenti ai campi agricoli».

 

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