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XVII GIOCHI DI ROMA – 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (5°) – SUDDIVISIONE DI COMPITI – Nota del Direttore

Mentre la Commissione di Studio portava a termine i suoi lavori, la Giunta del C.O.N.I. in data 15 maggio 1956 effettuò una prima suddivisione di compiti con la istituzione di un organo tecnico, e cioè il C. O. R. (Costruzioni Olimpiche Roma) affidato al Dottor Mario Saini, Vice Segretario Generale del C.O.N.I. , con l’incarico di provvedere alle costruzioni e all’arredamento degli impianti sportivi. Il 1° giugno successivo la Giunta del C.O.N.I. destinò a sede provvisoria dell’Organizzazione la palazzina di Via Crescenzio n. 14, dando mandato al Dott. Marcello Garroni, Vice Segretario Generale del C.O.N.I. , di provvedere alla istituzione e sistemazione degli uffici tecnici necessari. Il piano organizzativo previde la costituzione provvisoria di dieci Sezioni, a ciascuna delle quali furono affidati compiti ben distinti per ampiezza e complessità. Ebbe così immediato inizio lo studio dei vari problemi riguardanti i rispettivi settori organizzativi. Il 12 luglio 1956 il C.O.N.I. impartì precise istruzioni alle Federazioni Sportive Nazionali Italiane impegnando le loro attività nell’organizzazione tecnica; e, tra l’altro, decise di inviare a Melbourne, per i Giochi della XVI Olimpiade, alcuni esperti in qualità di osservatori. Nella sua riunione del 3 ottobre 1956 la Giunta Esecutiva del C.O.N.I., esaminò una dettagliata relazione presentata dal C.O.R. sugli orientamenti predisposti in ogni particolare per la costruzione e l’allestimento degli impianti sportivi, nonché degli impianti sussidiari. La relazione fu approvata dalla Giunta stessa la quale deliberò anche il proseguimento delle trattative con l’Istituto Nazionale Case Impiegati Statali per lo studio definitivo e la conseguente costruzione del Villaggio Olimpico. In pari tempo la Giunta decise di proporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la costituzione di un Comitato Interministeriale per coordinare le esigenze di una più intensa, proficua ed efficace collaborazione in campo organizzativo.

Nel febbraio 1957 il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano indirizzava ai Presidenti dei Comitati Olimpici Nazionali il seguente messaggio:

Signori, e Cari Colleghi, Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano che ha avuto dal Comitato Olimpico Internazionale il privilegio di organizzare i Giochi della XVII Olimpiade di Roma compie, oggi, con la pubblicazione del primo numero del Bollettino Ufficiale, il primo passo pubblico dell’opera organizzativa.

Essa sarà continuata quotidianamente, con assiduità e convinzione, con zelo ed ottimismo fino alla solenne apertura ufficiale dei Giochi e fino alla solenne e commovente chiusura dei Giochi di Roma.

Quale Presidente del Comitato Olimpico Italiano ho l’onore di inviare a tutti loro il più caro, il più affettuoso dei saluti sportivi. È motivo di grande orgoglio per il Comitato Olimpico Italiano accingersi ad una impresa che tutti hanno definita estremamente ardua e che più difficile ancora sarà in questa Roma che nei 2700 anni di storia tante opere, tanti amici, tanti nemici e comunque tanta gente ha visto.

L’olimpismo è uno dei massimi titoli di onore per una nazione che voglia attestare il grado di elevazione della sua maturità sportiva e che voglia documentarne l’aspirazione attraverso un ideale estetico e morale come è lo sport.

Queste stesse finalità di ordine morale guideranno il lavoro del Comitato Olimpico Italiano ed il suo sforzo operante durante il ciclo della preparazione e dell’allestimento delle opere tecniche di eccezionale impegno destinate ad accogliere la gioventù di tutto il mondo che in un’atmosfera calda, degna delle migliori tradizioni di Roma, celebrerà nella XVII Olimpiade l’umana funzione di cavalleresco collegamento fra i popoli. Roma non è ancora pronta per accogliere i Giochi Olimpici del 1960. Molto manca da taluni punti di vista, poco manca da altri. Molto, degli impianti sportivi che il Comitato Olimpico Italiano ha costruito in parte e in parte si accinge a costruire con il forte, consistente aiuto delle Autorità dello Stato Italiano e del Comune di Roma. Poco manca per la formazione di quello spirito accogliente, gentile, affettuoso, verso i dirigenti e gli atleti e verso tutto il pubblico straniero che a Roma accorrerà per vedervi i Giochi della XVII Olimpiade.

Oltre al fattore tecnico organizzativo che il Comitato Olimpico Italiano si è assunto secondo le norme rigide del Comitato Internazionale Olimpico, altri fattori – ricettività, accoglienza, benessere degli spettatori – contribuiscono al successo delle Olimpiadi. Di questi altri fattori saranno principali componenti ed artefici il Comune di Roma e l’Ente Provinciale Turismo che già sono all’opera per rendere più agevoli l’arrivo, il soggiorno e la partenza da Roma di tutti i visitatori olimpici. Cari amici e Colleghi, desidero assicurarvi in questo momento che, come in tutte le precedenti edizioni olimpiche, anche nelle Olimpiadi di Roma voi sarete gli ospiti d’onore.

 

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