La notizia è che in Giappone, per i XXXII Giochi, le tribune degli stadi rimarranno nude, prive di pubblico. Il COVID 19 l’ha avuta vinta e il paradosso è che se ad Olympia furono denudati anche gli spettatori, per essere certi che fossero rigorosamente tutti di sesso maschile, tanto quanto gli atleti in pista, adesso – pur di disputare i primi Giochi rinviati della storia – sugli spalti a Tokio non ci saranno nemmeno le parvenze degli umani, salvo gli atleti in campo nel rispetto di genere e speriamo delle profilassi antivirali. Al contrario, con le gradinate full, nella Wembley Arena, a Londra, tra due giorni si compirà un rito quasi di natura sacrificale, nel nome del football, del professionismo sportivo, tanto quanto per il tennis a Wimbledon. A tenere alte le bandiere dell’Italia e dell’Europa gli “azzurri”. Comunque vada, i conti li faremo nel mese di ottobre.