E’ stata una serata speciale al Giardino Segreto dell’Anima di Tramonti con il Premio di poesia, i libri di Ugo De Angelis, Simonetta Bumbi, Silvana Lazzarino, l’ Associazione “Occhio dell’Arte”. Grandi le emozioni, l’altra sera, per il secondo appuntamento con la poesia all’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo. Nel Giardino Segreto dell’Anima, in frazione Campinola di Tramonti, è andata infatti in scena la premiazione del Concorso nazionale “…tra l’erbe e i fiori e a’ freschi venti…”. Il presidente della giuria, la poetessa e scrittrice romana Sonia Giovannetti, con i “padroni di casa” di uno degli angoli più suggestivi della Costa d’Amalfi, il Giardino botanico sperimentale di Enzina Telese e Antonio De Marco, hanno consegnato ad Antonino Giordano di Palermo, 1° classificato con “L’ultimo Natale”, a Gerardo Pagano di Salerno, 2° classificato con “Arabesque”, e a Maria Antonietta Rotter di Povo (TN), 3a classificata con “Fiori innamorati”, i riconoscimenti del Premio Giardino Segreto dell’Anima. I versi sono stati magnificamente declamati dall’attrice salernitana Vania De Angelis, che si e’ casualmente e inaspettatamente scoperta, intrattenendosi a parlare dopo l’evento con lo scrittore Ugo De Angelis, vista l’omonimia, sua cugina di secondo grado! Emozioni su emozioni, insomma!
Nel corso della serata, in collaborazione con l’Associazione “Occhio dell’Arte” di Anzio , il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone si è intrattenuto con gli scrittori presenti venuti per l’occasione dal Lazio : Ugo De Angelis e Simonetta Bumbi, e la poetessa Silvana Lazzarino.
Ogni opera è misteriosa. “Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere”, diceva Jorge Luis Borges, scaturisce dai meandri più nascosti dell’animo umano inondandoci di sé. Prende poi forma, cresce e si ramifica – strutturandosi – mediante sensibili armonizzazioni di forma e contenuto, rigore stilistico e ispirazione appassionata, proprie solo dei grandi artisti. Silvana Lazzarino, già collaboratrice di Radio Vaticano e de Il Giornale, in “Oltre le immagini: tra visione ed emozione”, edito da Pagine, fa omaggio di un’opera a “tutto tondo” che va a definire la raggiunta maturità formale e concettuale della propria ars scribendi non più, quindi, personale ed autoreferenziale ma, sublimata a linguaggio universale, rivolta all’altro da sé: a Noi. Un compendio di emozioni che, se prima sopite, sgorgano ora inattese e dirompenti dall’intimo più profondo dell’autore per donarsi al lettore come perle nere d’inchiostro, le più rare, le più belle, le più preziose. La vita stessa è un’emozione, che si offre a noi come una nascita, ma gli inciampi del suo percorso, a volte, ce la fanno sterminare come fosse morte di terra sotto le suole. Simonetta Bumbi, scrittrice e pensatrice, aveva affidato le sue memorie ad un blog. Da memorie, “iostoconletartarughe”, pubblicato da Emigli, divenne libro e nacque con un unico scopo, quello di narrare la solitudine di ognuno di noi e, vivendo, ascoltando e narrando, cercare di aiutare gli altri. Non ci sono filtri né costruzioni, tutto è flusso di parole, quelle che nascono dalla convivenza dell’io con se stessi, e a volte sono dolci e altre taglienti, proprio come la vita ci insegna, nel suo offrirsi. “In quella foto c’è Maria”, infine, di Ugo De Angelis, ricercatore e consulente storico, edito da Nane, c’è una visione puramente storica di personaggi e fatti accaduti alle Ferriere di Conca, allora Comune di Roma, nel mese di Luglio del 1902 che portarono al martirio della piccola Maria Goretti. Il libro racconta anche un inedito spaccato economico e sociale del territorio e di quel contesto ambientale della Valle dell’Astura dal fascino romantico e maledetto, com’era allora la Campagna Romana di fine ‘800, le cui fonti sono costituite da vecchi manoscritti e documenti vaticani. Non è il solito testo agiografico sulla piccola delle paludi, ma una ricostruzione storica dettagliata e precisa sui fatti e sul contesto sociale in cui avvennero. Una vicenda vissuta oltre un secolo fa, ma che ripropone in tutta la sua drammatica sofferenza il tema sull’ignobile fenomeno della violenza di genere. Alla fine del libro si trova una attenta analisi storica e fotografica di un’immagine di vita contadina nel cui interno sembra possibile individuare la figura della fanciulla Maria Goretti. Un gustosissimo momento conviviale finale ha allietato i palati dei protagonisti e degli astanti, che ricorderanno a lungo la magia del Giardino Segreto di Tramonti, che vive dei sogni, delle speranze e dei battiti di cuore di tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerlo.
Lisa Bernardini