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Lo Sport vince

E così, cari amici, mentre lo spread, vomitevole ingrediente dell’economia surreale, basata sul differenziale decennale con il “bund”, ci manda di traverso la digestione, lo sport ci rende il recupero meno pesante, se non lieve. Ma cosa sarà mai successo, vi chiederete. Beh, semplicemente che in queste ore lo sport italiano – a ritmo di tango in quel di Buenos Aires – ha infilato una serie positiva di risultati, incassando in rapida successione la elezione di Giovanni Malagò a membro individuale del Comitato Olimpico Internazionale, la nomina dell’uscente Mario Pescante a membro onorario, l’approvazione della candidatura gemellare Milano-Cortina dei Giochi Invernali del 2026, un avvio scoppiettante della partecipazione “azzurra” ai Giochi Olimpici Giovanili. Diciamo che non è poco di questi tempi, vista la complicazione intervenuta con Torino per l’ipotesi di candidatura tripartita proprio alla vigilia della Sessione argentina del CIO, dove sono passate anche le candidature di Calgary e Stoccolma. Per conseguenza, la sessione CIO prevista per Milano nel settembre 2019, quella che deciderà l’assegnazione dei Giochi 2026 tra Canada, Svezia ed Italia, è stata spostata a Losanna. Il panorama sportivo dai toni positivi, per noi si completa con la presenza a Genova delle nazionali di calcio d’Italia ed Ucraina, che questa sera daranno vita ad una “amichevole” con raccolta fondi a favore dei colpiti dal disastroso crollo del Ponte Morandi sul Polcevera, invitando tutti a buttare la palla avanti e correre. Quella di guardare con fiducia e determinazione al futuro è una idea fondamentale ed ineludibile nella sua attuazione, proprio come faranno in molti, con lo stesso Malagò e il Comitato Nazionale Italiano Fair Play il 31 ottobre prossimo nel Salone d’Onore al CONI (ore 11) quando lo slogan – metafora della vita “PUT THE BALL AND… RUN!” diverrà un salvifico invito ad agire, nel rispetto delle regole, con uno stile di vita corretto e verrà rivolto in particolare ai giovani dal maestro Fabio Frizzi e dal coreografo Stefano Bontempi (Steven B) con il corale sostegno del mondo dello sport, dello spettacolo, della cultura, dell’impresa e della società civile in generale. Infine, una ultima nota a margine, tanto per parlare di fair play e storia dello sport: Malagò è il 22 italiano a divenire “membro individuale” del Comitato Olimpico Internazionale, quindi erede in linea diretta del primo, il Marchese Ferdinando Lucchesi-Palli, nominato nel 1894 su proposta del collega Barone Pierre de Coubertin… Ebbene, pare che centotrentadue anni fa sia toccato proprio al nobile partenopeo Lucchesi-Palli lo sgradevole compito di comunicare al povero Carlo Airoldi, unico italiano – come lui – eventualmente partecipante, l’esclusione per “professionismo sportivo” dalla prima Maratona Olimpica ad Atene nel 1896, quella in cui il vincitore fu poi il soldato greco Louis Spiridon, elemento cardine della storia sportiva, palesemente condizionata da ragion di stato, appunto, in quel caso, da ipocrisia olimpica in salsa greca.

Ruggero Alcanterini

Direttore responsabile de L’Eco del Litorale

AFP PHOTO / Alberto PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
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