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Il libro: “ Nettuno a memoria” di Chitarrini

La lunga passeggiata del lungomare di Nettuno iniziava dalla fontanella dopo l’arco d’accesso al centro storico. Un ombroso pergolato di tamerici proteggeva dall’accecante sole estivo e,parzialmente anche dalla pioggia in inverno. Sulla destra, dove adesso è il chiosco delle informazioni turistiche, c’erano due o tre banchi che vendevano cozze pescate in mattinata, consumabili anche lì per lì con una spruzzata di limone. Accanto ai banchi le scalinate che scendevano giù verso il mare e gli scogli: a sinistra si andava verso lo ‘scoglio Orlando’, mentre a destra si voltava accedendo alla suggestiva e struggente passeggiata ‘Marciaronda’, che costeggiava le mura del borgo separandole dai flutti che si infrangevano sugli scogli, e in caso di mare agitato, sulla passeggiata col selciato fatto di grandi sanpietrini, resi lucidi e scivolosi dall’umidità marina. Nei giorni di mare agitato e cielo grigio e basso, la Marciaronda assumeva una livrea di livida e severa bellezza…

È uscito alle stampe da FusibiliaLibri, “Nettuno a memoria, un’autobiografia fra comunità, società e società complessa, di Giuseppe Chitarrini. Il volume, con la prefazione di Ugo Magnanti, comprende un saggio metodologico dell’autore e un’appendice fotografica.

Bellissime pagine che ripercorrono sul filo della memoria, aspetti, episodi, luoghi, di un vissuto autobiografico inevitabilmente collocato nel contesto storico-sociale nettunese.

Nelle prossime settimane la presentazione.

Giuseppe Chitarrini ha lavorato per trentasei anni presso i Servizi sociali ed educativi della Città di Nettuno. Laureato a pieni voti in sociologia e pedagogia alla ‘Sapienza’ di Roma, ha poi conseguito il diploma di perfezionamento in ricerca sociale preso la facoltà di scienze statistiche della stessa università e successivamente il diploma di formazione in antropologia culturale delle società complesse, preso la facoltà di scienze sociali, politiche e della comunicazione della stessa università. Nell’attività lavorativa ha anche svolto l’attività di mediatore famigliare, dopo averne conseguito il titolo presso il centro per l’età evolutiva di Roma. Dal 1998 al 2002 è stato giudice onorario presso il tribunale per i minorenni di Roma. In qualità di pubblicista è iscritto all’Albo del Lazio e del Molise, e collabora con diverse testate locali; contemporaneamente scrive saggi brevi, articoli, recensioni e altri tipi di interventi su riviste specializzate di carattere nazionale (“Studi di Storia dell’Educazione”, “L’Abaco”, “MinoriGiustizia”, “Sociologia… la società in Rete”, “Occhioall’arte” e per il notiziario dell’Associazione Nazionale Sociologi: A.N.S. della quale è socio benemerito). È autore dei saggi “Edipo, Amleto, Pinocchio e gli altri. Aspetti educativi e formativi della Tragedia, della Fiaba e del Romanzo” (2014), e “I nodi al pettine. Storie di bambini che diventano minori” (2018).

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