Legambiente: “Proponiamo l’apertura di un tavolo di lavoro territoriale con associazioni e cittadinanza attiva, per la pianificazione di una gestione virtuosa del parco”
Con la quinta giornata di Goletta Verde 2020 nel Lazio, dopo i blitz contro la centrale a carbone di Civitavecchia e per la mancata depurazione a San Felice Circeo, il dossier sulle spiagge libere e l’analisi di beach litter, ecco la giornata di pulizia: guanti in mano e sacchi in spalla, i volontari di Legambiente Lazio e del circolo “Le Rondini” di Anzio-Nettuno hanno ripulito la spiaggia antistante la Riserva di Tor Caldara, davanti la quale il circolo locale chiede peraltro l’istituzione di un sito di interesse comunitario (sic) marino con l’obiettivo di proteggere i fondali.
Rifiuti di ogni genere sono stati raccolti dai volontari, plastiche monouso per la distribuzione alimentare, vecchi oggetti da spiaggia, rifiuti urbani provenienti dal mare, lasciati in spiaggia o provenienti dall’abbandono nella riserva stessa.
Proprio sulla corretta gestione dell’area protetta è voluta intervenire l’associazione del cigno verde: la Riserva di Tor Caldara, infatti, è una delle ex-riserve della Provincia di Roma e, a seguito della riforma, la Regione Lazio ne ha consegnato la gestione direttamente all’amministrazione comunale di Anzio, con contributi ad hoc erogati dall’ente regionale a quello comunale finalizzati a garantirne la cura e la salvaguardia. Da allora però, la condizione dell’area protetta antistante il mare di Anzio è peggiorata, con abbandono dei rifiuti sempre più evidente.
“La riserva è uno dei pochi polmoni verdi urbani di Anzio e una delle poche aree costiere di questa porzione di litorale, dove il cemento non ha preso il sopravvento, chiediamo al Comune di lavorare con maggior impegno e con obbiettivi precisi per la sua tutela – ha dichiarato Anna Tomassetti, presidente del circolo Legambiente “Le Rondini” di Anzio-Nettuno – avviando anche un tavolo di lavoro territoriale con associazioni e cittadinanza attiva, per la pianificazione di una gestione virtuosa del parco. Noi per primi ci mettiamo a disposizione e, guanti in mano e sacchi in spalla diamo il nostro contributo per la pulizia della sua spiaggia, in una stagione balneare certamente fuori dal comune, dove spiagge libere come questa, possono e devono essere fiore all’occhiello dei luoghi di balneazione e non ricettacolo di rifiuti”.
Numerosi sacchi di rifiuti sono stati infatti raccolti dai volontari di Legambiente in un pomeriggio di fatica e cittadinanza attiva per la tutela dei parchi. “I parchi del Lazio sono la vera chiave di uno sviluppo nuovo, ecologico ed economico e qui, di fronte al mare, anche di un modo diverso e sano di concepire la stagione balneare, con proposte in grado di coniugare natura, fruibilità gratuita della spiaggia e blu economy – ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – e qui a Tor Caldara l’amministrazione comunale deve saper gestire al meglio l’area, con le risorse economiche concesse dalla Regione, perché diventi volano di ritrovata bellezza anche del litorale di Anzio”.
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