fbpx

L’editoriale del Direttore:DA ZAMORA A ZANIOLO, DOVE STA LA MAGIA DELLO ZA ?

Se fosse così semplice trovare la chiave di un mistero, di quel piccolissimo quid che fa la differenza tra i tanti e il colui, allora non staremmo a parlarne. Confesso, che dopo il sofferto abbandono di Francesco Totti, non avevo più avuto interesse per i giocatori di pallone e adesso il giovane virgulto, figlio d’arte, di Igor, Nicolò Zaniolo, me l’ha fatta tornare, con il piacere di riconoscerlo talento nel piglio e nel gesto. Qualcuno penserà che non bisogna essere dei fenomeni e nemmeno aruspici per giungere alla conclusione, che un ragazzo così ben cresciuto non può fare che bene e domani ancora meglio. Eppure, io credo nelle particolari combinazioni chimiche, che travalicano il contesto e creano suggestioni particolari nell’immaginario collettivo. Per quanto riguarda il giovane fenomeno che, all’Olimpico. ha rifilato due reti al Porto, con gioioso cinismo, non posso togliermi dalla testa la magica sillaba “za”, quella che “in radice” fece la fortuna, si fa per dire, di Raffaele Cutolo e Giuseppe Cioffi, autori del superpopolare internazionale motivo “Dove sta Za Zà” , di Emilio Ghione, re del muto, interprete di Za La Mort , del più grande portiere della storia del football, lo spagnolo Ricardo Zamora e ancora la fa di tanti altri, compreso il nostro Nicolò…
… Zazá, Zazá,
za-za-za-za,
comm’aggi ‘a fá pe’ te truvá?!
I’, senza te, nun pozzo stá…
Zazá, Zazá,
za-za-za-za!

Ruggero Alcanterini

Gestione cookie