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L’editoriale del Direttore: UNO, MILLE, CENTOMILA PAZIENTI ZERO

Vorrei, una volta di più, se non per tutte, sottolineare come per governare occorrano straordinario coraggio e possibilmente autolesiva onestà intellettuale. Ieri, nessuno ha avuto il coraggio di bloccare il servizio pubblico di trasporto a Roma, piuttosto che vietare le partite di Serie A nel centro sud o rinviare l’Evento di Bari con il Papa, eppure erano tutte straordinarie opportunità per la diffusione del Coronavirus, alias Covid-2019, che non conosce politica, né religione e tantomeno rispetta gli affetti da tifo sportivo. Ecco, l’idea che per quindici giorni la vita si fermi o riduca le sue dinamiche, tal quale capita per le festività natalizie da trascorrere secondo tradizione in casa, appare come un problema, piuttosto che come una straordinaria opportunità di salvifica profilassi. Le Ferrovie dello Stato annunciano tra gli optional per i viaggiatori in Alta Velocità dispenser per la disinfezione delle mani e mascherine per i propri operatori… Come dire ai passeggeri degli “intercity” e dei “regionali” , chi paga meno o è su tratte paranormali rischia! Dopodiché, sugli autobus, tram, sale d’aspetto, magazzini e uffici di pubblico servizio, a cominciare dai pronto soccorso e nosocomi in generale, tutto è e rimane a rischio… In buona sostanza, non occorre fare allarmismo, ma prendere decisioni drastiche in chiave preventiva, anziché rincorrere i problemi laddove si manifestano. Infine, la pantomima della ormai inutile ricerca del “paziente zero”, insomma dell’untore che avrebbe scatenato questo inferno tra Veneto e Lombardia e che potrebbe continuare a seminare disastri a monte di una diffusione geometrica,. ormai oltre ogni ragionevole intento indagatorio. Teoricamente e praticamente siamo ormai tutti “Pazienti zero”, almeno per i paesi che cominciano a considerare l’Italia come il terzo polo del nuovo fenomeno pandemico e pensano di sigillarci. Infine, un pensiero per raccomandare la sanificazione sistemica o lo spegnimento di tutti gli impianti di condizionamento ed areazione che possono diffondere in un amen ad uno, mille, centomila di noi vecchi e nuovi elementi patogeni, Covid-2019 compreso, tal quale avveniva ed avviene per la legionella. Paradossalmente, la tecnologia comporta anche problemi nuovi e diversi oltre che vantaggi, proprio come avvenuto a Wuhan, smart city e fiore all’occhiello della Cina … Lo scienziato e giornalista Arthur Firstenberg, già nel 2017 in The Invisible Rainbow, sosteneva che le grandi epidemie sono spesso concomitanti a importanti mutamenti artificiali dell’ambiente elettromagnetico. La documentazione sugli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. E gli organi più suscettibili includono cervello, polmoni, sistema nervoso, cuore, occhi e tiroide.

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