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L’editoriale del Direttore: DA SOLIMANO A ERDOGAN

Bisogna riconoscere che Recep Tayyip Erdoğan si sta rivelando degno erede di Solimano I ( “il Magnifico”, Kanuni, Sultano dell’Impero Ottomano e Califfo dell’Islam sino al 1566 ) e come lui sta argutamente sfruttando balbettii, farfugliamenti, sbadigli, inettitudini e furbate dei pseudo-crociati. Così ha utilizzato il fenomeno ISIS, ha purgato i Curdi, ha impallato russi e americani, ciurlando nel sistema NATO, trasformando in risorsa miliardaria profughi in transito, ipotecando gas azero, giacimenti petroliferi greco- ciprioti ed ora libici in nome della solidarietà islamica, allungando le sue attenzioni visionarie sino a Tunisia e Algeria, nella consapevolezza della sua potenza militare e forte della sua determinatezza. L’Europa comunitaria, dopo gli azzardi nel 2011 di Nicolas Sarkozy , degli americani ed altri interessati ad espropriare Gheddafi, corre dietro banalità e stenta a coordinarsi, con gli inglesi in fuga, i francesi in gilet ed i tedeschi vittime della loro presunzione e degli altrui pregiudizi, mentre il traffico peloso degli umani dall’Africa assume proporzioni bibliche. Ma allora, la storia di Solimano si ripete… Beh, l’dea dei corsi e ricorsi storici ha pure un senso. Ricordiamoci che la piaga dei corsari non è stata mai debellata, se non apparentemente… Secoli fa, pur disponendo i soli stati italiani dei mezzi e degli uomini ampiamente capaci di cancellare le ciurmaglie a servizio dell’Impero Ottomano, contro il quale, e la scarsa volontà di sfruttare vittorie decisive lo dimostra, non fu mai assestato un colpo di grazia in irripetibili occasioni di debolezza e di dissidi interni della compagine ottomana.
Dissidi interni che furono non solo il pretesto di reciproche accuse per gli stati italiani medesimi, ma anche l’occasione per intessere machiavellici rapporti diplomatici tra stati cristiani e reggenze barbaresche, sfociati talora in veri e propri accordi con l’Impero Ottomano, come quello che passerà alla storia col nome di “Empia Alleanza”, ossia quella in funzione antispagnola stipulata tra la Francia di Francesco I e l’Impero Ottomano di Solimano il magnifico nel 1537.

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