Scusatemi, ma non sono per niente d’accordo con la teoria dell’illustre collega primate Charles Darwin. Non lo sono, nel senso che accetto l’idea generale dell’evoluzione, ma mi rifiuto di pensare che un soggetto così diverso, così negativo e perverso nei confronti della stessa natura che lo avrebbe generato, l’uomo in tutte le sue declinazioni e colori, abbia a che fare con gli altri dichiarati primati, le scimmie e le diverse creature che popolano da sempre il Pianeta Terra. Volete degli esempi? Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Partendo dalla spettacolare polverosa demolizione amiantifera del “Morandi”, ieri a Genova, passando per l’ennesimo egoistico veto americano sulla generale condivisione di un memorandum sulla salute di Gaia, in quel di Osaka, ci imbatteremo oggi nella partita de “Le quattro piume”, giusto alle 15, quando oltre più che la tecnica e l’agonismo, per le calciatrici italiane e olandesi, varranno lo stoicismo e le capacità di resistenza al calore tropicale, con tanti saluti al dubbio raziocinio degli organizzatori del “mondiale”. Sempre per rimanere sulle rotondità sospette del pallone, per la UEFA non tornano i conti di fair play finanziario nei confronti del Milan, mentre l’Italia intera nel pallone continua ad esserci per l’uggioso contenzioso con la UE. Infine, mentre Carola Rakete, la “capitana” della Sea Watch, finisce agli arresti , dopo aver speronato l’autorità italica, per sbancare a Lampedusa errabondi in palese buona salute, noi ci chiediamo che cosa ancora pensare, se non di essere alieni rispetto a gorilla, scimpanzé, galline, canguri e gabbiani, che mai si sognerebbero di fare commercio sporco delle adozioni e della cattedre universitarie, anche perché tutto questo a loro non li tange. E poi, in un momento così surriscaldato, evitando il più diretto, nostalgico “Chi se ne frega!”, permettetemi almeno di adottare la filosofia soft, ma non meno realista del chi se ne importa …
Ma chi se ne importa se adesso il mio cuore si spezza
Un giorno d’amore per me vale più di cent’anni
Sembrava un capriccio ed invece per lei sto morendo
Peccato che al mondo si vive una volta soltanto…Che
Ruggero Alcanterini