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L’editoriale del Direttore: L’ODIO ACCECA

Dell’odiare, di questo terribile sentimento, Oscar Wilde aveva una idea combinata con l’amore. “L’Odio acceca. L’Amore sa leggere ciò che è scritto sulla stella più lontana.” Diciamo che non fa una piega se riferito all’atteggiamento di Stephan Schmidheiny , il titolare svizzero della Eternit e del processo bis ad essa intitolato per l’omicidio volontario di appena 392 delle migliaia di vittime da amianto, falciate senza salvezza dal mesotelioma in quel di Casale Monferrato. Nutrire compassione non è amare e peggiore è il disprezzo per chi non si ritiene degno di rispetto, gli italiani tutti, a prescindere da pregi e difetti del loro Stato. “Amami oppure odiami, entrambe le cose sono a mio favore. Se mi ami, io sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, io sarò sempre nella tua mente.” Affermava l’insuperabile artefice del concetto di fair play, William Shakespeare. Ma penso che in questo caso, vista la decisione del tribunale di Vercelli, la considerazione fulminante sia quella di Alexandre Dumas (padre):“L’odio è cieco, la collera sorda, e colui che vi mesce la vendetta, corre pericolo di bere una bevanda amara.”

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