Mancano giusto dieci giorni al “Fair Play Day” del 25 ottobre e ieri, a Roma, nella Casa Internazionale delle Donne, è andato in onda il momento della ragione, alternativo a quello della violenza, non soltanto di genere, con un approccio resiliente e temperante, con un l’idea di cominciare a cambiare… Una iniziativa della Lega dei Consumatori, di taglio aclista, presieduta da Pino Bendandi, ma condivisa in modo ampio, dalla Regione Lazio, alle Forze dell’Ordine, dal mondo scientifico e dello spettacolo, al Comitato Fair Play. Naturalmente manifestata la preoccupazione più grande, quella legata al ricorrente scempio di donne e naturalmente l’esigenza di dare loro sostegno e protezione. L’argomento, doloroso e complesso, non può essere soltanto oggetto di amare riflessioni, sia pure modulate dalla preziosa mediazione di Paola Saluzzi, ma opportunità per una svolta tra emergenza e cambiamento, quello assolutamente necessario per passare ad una diversa cultura nella nostra società, dal buio di un perpetuo medioevo alla luce di una moderna contemporanea consapevolezza dei pari doveri e diritti, del rispetto, quindi dei fondamentali per un diverso, corretto, naturale rapporto tra i generi. Forse, qualche tabù legato allo “stato di famiglia” , al primato del maschio, all’avvento del doppio cognome, al superamento sistemico dell’atavica separazione tra i generi e della prevalenza dell’uno sull’altro, andrebbe prima che poi eliminato alla radice, in modo progettuale e con il coraggio di governare, sgomberando il terreno da quel “complesso di Adamo”, che ancora pervade la nostra società.