Ebbene sì, a due anni dall’annuncio, dall’avvio illuminato del progetto di rinconciliazione dell’area mediterranea attraverso lo sport ed il fair play, ci si ritrova da oggi nell’antica città sardo-catalana di Alghero, presidio e capitale intercontinentale della cultura e del fair play, dopo l’investitura ricevuta con il XVII Congresso del Comitato Nazionale Italiano Fair Play nel 2017. Da oggi a domenica , nello splendido “Lo Quarter”, cinquecentesco centro storico, con il sugello finale del gala al Teatro Comunale, prende le mosse l’attesa grande kermesse della danza “MOVE ON FAIR PLAY, TRUE COLORS ALGHERO”, come sintesi dei concetti più alti della coreutica intesa come espressione della cultura popolare, del riverbero emotivo di coloro che attraverso di essa interpretano sentimenti di amicizia, confronto, condivisione, armonia, arte e non di meno disciplina, sacrificio, tecnica, qualità competitiva, che fanno di questa disciplina, che ci accompagna dalla notte dei tempi, il tramite ideale per un ritorno alla conciliazione di Oikoumene, la “Casa Comune” dei popoli del Mediterraneo. Per questo, per questa idea che attraversa ventitrè paesi costieri, che mette in asse la stessa Alghero con Barcellona, che recupera i valori e le risorse generate in millenni, ma in particolare dai Giochi del Mediterraneo negli ultimi settant’anni, una miriade di giovani talenti, nel contesto della Fondazione Alghero, s’incontreranno e daranno saggio dei valenza e passione sotto gli occhi attenti di Andrè De La Roche, Amilcar Moret Gonzalez, Milena Zullo, Ramona Matei e GiuGiù, nonché di Luciana Savignano, che riceverà anche un prestigioso riconoscimento per la sua luminosa carriera. Al centro di questa tre giorni, che costituisce una sorta di apoteosi rispetto alle attività sin qui svolte, tra cui due edizioni del Mediterranean Fair Play Award, convegni, seminari, mostre, interventi internazionali sino in Israele, ad Haifa e in Belgio, a Bruxelles nel Parlamento Europeo, un appuntamento proprio sul tema del Fair Play, cui prenderanno parte lo stesso Sindaco di Alghero, Mario Bruno, il Presidente dl CNIFP, Ruggero Alcanterini, con il Vice, Franco Cassano, di concerto con l’European Fair Play Movement, l’International Fair Play Committee, la International Sport and Culture Association, il Comune di Alghero con la sua Fondazione, la Federazione italiana sport per Tutti, il patrocinio del CONI, la partecipazione entusiasta del mondo della scuola con istituti e classi, il sostegno e il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Sport.
“Lo sport contiene già valori condivisi che lo nobilitano e che consentono modalità di collaborazione e occasioni di partecipazione attiva, che facilitano le relazioni e a volte risolvono problemi estremamente complicati. In particolare, in occasione del XVIII Congresso EFPM di Verona nel 2012, cui presero parte ventisette paesi, nacque l’idea di un osservatorio permanente sulle questioni etiche e successivamente a Istanbul, Baku, Riga, Vienna ed Haifa, passando per Alghero, è maturata la possibilità di un ruolo conciliatorio, concreto, che faccia leva sulla straordinaria rete di risorse umane esistenti e in particolare nei paesi del Mediterraneo, che fanno parte del sistema da cui si sono originati dal 1947/51 gli omonimi Giochi, appunto in Turchia ed in Egitto. Il concetto di condivisione del territorio tra popoli diversi – che insieme lo abitano – è chiaro da almeno duemilacinquecento anni e la tregua olimpica, simbolo archetipo di pace, ne è stata l’espressione esemplificativa più efficace. In occasione del Congresso Nazionale del CNIFP il 13 marzo 2017, Alghero, Città multietnica di antica vocazione, protesa strategicamente nel Mare Mediterraneo, è stata proposta come Capitale Mediterranea del Fair Play, e il 28 di giugno, sempre dello scorso anno, a Roma, nello Stadio di Domiziano, ufficialmente proclamata tale, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo internazionale.” (…dalla CARTA DI ALGHERO…)
Ruggero Alcanterini