Ma sì, viva il fair play, così come io non vorrei. Diamo premi a più non posso, anche a chi in bocca ha l’osso. Tanto se quel che conta è quel che appare, nulla o poco devi fare. Basta chiedere a bisogna e non dare, senza vergogna. BULLAME … Ma chi è il più fico del reame, se non il più tronfio del bullame, se non chi minaccia, leva, mette, sfascia, se ne sbatte e lascia a noi le cose rotte nel più buio della notte? Tanto, prima che poi, riparare tocca a noi. Con le deleghe fan faville, le proroghe son mille e se poi fan questioni aggiungiam pure intercettazioni , che fan rima con prescrizioni. Se la pena forse è certa, coi reati stiamo all’erta, perché dentro ogni cassetto ci può esser un bel biglietto, un avviso di reato, garantito e a vita dato. DOLOSI …Cosa certa par che sia, questa è vera pandemia: fuochi quì, incendi là, dal Polcevera e chissà, da gallerie a ponti la schifezza ovunque sta. Brucia un termo e un valorizzatore, scassa pure il vagliatore, spargi ovunque l’inquinante, è evidente quel che è stante. Se la mafia è in tutto il mondo ci facciamo un girotondo e coi fuochi giù per terra finirem per far la guerra. POLITICHESE … Lo sappiamo non è strano che ogni premier divien sultano, ma la politica che c’entra, senza il voto ed il consenso, basta un poco di buon senso, poi aggiungi qualche stella, una call d’oltremare, pur l’abbraccio della Lella, l’arancin di Montalbano e il gigante divien nano. PER SPORT … Corri corri amore mio, tanto dietro ci son io. Metti mano a un bel progetto, poi promuovi pel sociale, punta tosto sul crinale , porta a casa la medaglia, che divieni sport di vaglia. Poi ti becchi una bella pacca e magari una patacca, mentre in grazia io mi beo nell’eburneo empireo.