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L’editoriale del Direttore: “Fatta la festa, gabbati gli eroi”

Due giorni fa la festa per la ultracentenaria Società Sportiva, già Podistica Lazio, è finita male, tra disordini e bombe carta, agenti feriti in ospedale. Diciamo che se c’era una occasione per confermare il malessere che affligge e rovina la vita ai club del calcio, quella era potenzialmente sintomatica ed è stata pienamente confermata. E’ chiaro che non ci sono giustificazioni possibili di alcun tipo, semmai aggravanti, per gli irresponsabili che hanno disturbato il sonno eterno dei padri fondatori e il riposo degli “eroi”, che hanno fatto la storia della Polisportiva, nata con vocazione podistica il 9 gennaio del 1900 per iniziativa di un pugno di appassionati guidati dal sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli e che negli anni sessanta ancora sopravviveva per merito del Colonnello dell’aeronautica, Gussoni. Nel tempo, altri grandi della storia sportiva italiana, come Silvio Piola, Fausto Coppi, Carlo Pedersoli, Renzo Nostini, Giulio Glorioso, Paolo Pucci e Salvatore Gionta hanno reso prezioso il palmares che con le affermazioni della sezione calcio fa quadrare il cerchio. Ecco, indipendentemente dai colori e dalle rivalità di millenaria memoria, che sin nel Circo Massimo scatenavano passioni e pulsioni legate alle vicende agonistiche sul campo, quando i colori contrapposti erano il verde e l’azzurro, quel che ci deve far riflettere è la manifesta gratuità della violenza e la estraneità, la mancanza di rispetto verso la propria stessa storia, che emerge da quanto accaduto, ulteriore elemento degenerativo di una storia che non merita di essere guastata.

Ruggero Alcanterini

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