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L’editoriale del Direttore: IL FAIR PLAY DAY COME MESSAGGIO DI SPERANZA

Sì, certo, sembra impossibile approcciarsi al futuro con la speranza che sia migliore del presente” – afferma il Presidente del Comitato Italiano Fair Play, Ruggero Alcanterini, che aggiunge – “ma noi siamo degli inguaribili ottimisti, anche se non ci sottraiamo all’analisi, alla costatazione di un pessimo stato dell’arte, proprio laddove i principi di una sana convivenza basata sul rispetto delle regole e uno stile di vita corretto dovrebbero essere fuori discussione. Abbiamo deciso di dilatare la veicolazione dell’idea di lealtà e di onestà intellettuale, che fu di William Shakespeare, di estenderla ad una intera settimana di eventi, mantenendone il fulcro sul FAIR PLAY DAY, che quest’anno 2019 si celebra di nuovo nel Salone d’Onore del CONI, il prossimo venerdì 25 ottobre. Diciamo che dallo sport, fautore di buone prassi con qualche problema di credibilità, ci siamo spostati nel tempo in una dimensione ben più ampia, com’è la società civile nella sua complessità e abbiamo impattato realtà straordinarie, dove i valori etici, la solidarietà, i principi della conciliazione, la resilienza e la temperanza sono elementi tutt’altro che ipotetici. Abbiamo deciso di fare un viaggio intorno alle potenzialità salvifiche dello spirito virtuoso, appunto del fair play, che tanto possono, ma tanto di più potrebbero, se chi detiene responsabilità di governo a tutti i livelli fosse orientato. Sicuramente, le questioni ambientali e di genere, della sicurezza in tutte le declinazioni, la giustizia senza remore e quindi la promozione della cultura del rispetto, la promozione della pace a prescindere, potrebbero divenire beni tangibili da condividere e non immateriali da rimpiangere, come creature mai nate. Dopo aver toccato simbolicamente il tema della sicurezza sul lavoro con una conferenza alla Camera dei Deputati ed un empatico incontro in ambito sportivo tra Parlamentari, Vigili del Fuoco, Operatori della Sicurezza e Giornalisti, venerdì, nella grande sala, al Foro Italico, vanto dell’architettura italica del Novecento, converranno personaggi meritevoli della massima considerazione ed attenzione, non soltanto dello stesso Comitato Fair Play, dell’Osservatorio Nazionale Amianto, delle Associazioni Bronzi di Riace, Move e The Hub, ma delle massime istituzioni e della intera società civile. Sabato 26, poi, la FAIR PLAY WEEK si concluderà con un forte richiamo alla legalità in quel di Scampia, chiamando in campo i vertici dello stesso Comune di Napoli, che nel 2012 fu il primo ad adottare una Delega Assessorile al Fair Play.”
Per avere una idea di quello che capiterà venerdì, per iniziativa particolare del CNIFP – forte del Mediterranean Fair Play Reconciliation – e dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) protagonista di una titanica lotta contro le perversità di un mostruoso disastro socio-ambientale, presieduti dal giornalista Ruggero Alcanterini e dall’avvocato Ezio Bonanni, basti pensare che i “meritevoli” di riconoscimenti, che trarranno ulteriore luce dagli approfondimenti e dalle note progettuali, che si collegano alle loro esperienze, tra i Premi Nazionali Fair Play e gli Internazionali Bronzi di Riace, saranno oltre quaranta. Tra i confermati per i Premi Nazionali Fair Play, Laura Agea, Sottosegretario agli Affari Europei presso la P.C.M. e costante sostenitrice della lotta contro le contaminazioni e le patologie da asbesto; Renato Mariotti, che ha musealizzato in itinere la storia etica del calcio; Michele Panzarino, che trasformato migliaia di anziani inattivi in “Superadulti” e nel vanto planetario della nostra genialità in campo motorio; Luciano Duchi storico organizzatore della mezza maratona tra Roma ed Ostia, che l’ha trasformata in opportunità esemplare tra sport, territorio e funzione sociale dello sport, con 44 edizioni e centinaia di migliaia di partecipanti all’attivo; Marco Lodadio, nuovo “Signore degli Anelli”, vice campione del mondo, esempio per i giovani , che ha riportato in auge il sano talento italico nella ginnastica attrezzistica; Giuseppe Gentile, nipote del filosofo Giovanni, che da “maestro di sport” continua a dispensare sapienza del gesto atletico, forte del primato del mondo e del podio olimpico a Città del Messico nel 1968; Vincenzo Vittorioso, dirigente di lunghissimo corso dello sport, da quello universitario, a quello olimpico, al calcio e al nuoto, che oggi è al vertice del Settore Salvamento della FIN, unico straordinario esempio di utilità sociale e di organizzazione “salvavite”, derivante da una competenza che non è soltanto per l’alto livello agonistico, con i suoi oltre centomila assistenti brevettati, ogni dove tra spiagge e piscine; Valerio Catoia, giovanissimo valente nuotatore paralimpico, che andando oltre il pregiudizio si è segnalato tra i cittadini migliori ed è divenuto “Alfiere d’Italia”, per aver salvato con perizia e coraggio un’adolescente nelle acque di Sabaudia; infine e non ultima, Samuela Fronteddu, una madre coraggio ed assolutamente fair play, che oltre la causa del figlio Giulio ha sposato quella di tanti altri bambini e ragazzi nati con malformazioni o vittime di gravi incidenti, promuovendo Energy Project e mobilitando solidarietà funzionale al ripristino delle abilità, anche grazie alla summa delle capacità tecniche di istituti come il Santa Lucia e l’ITOP, che sono alla base e nella storia del paralimpismo, come nobile opportunità riabilitativa… Dunque, tutte note a sostegno del fair play come positivo messaggio di speranza per un futuro diverso, migliore.

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