Appare evidente che l’aumentata dinamica pendolare del voto sta creando le premesse per una ulteriore rivoluzione rispetto alle aggregazioni ed alle polarizzazioni che sembravano avere un profilo stabile, almeno per la durata di una legislatura. I risultati odierni delle consultazioni in Abruzzo ci forniscono un quadro esemplificativo di quanto sta accadendo e di quanto accadrà nel breve lasso di tempo che ci separa dalle Elezioni Europee di maggio, cui potrebbero seguire inesorabili significativi aggiustamenti della squadra di Governo, di programma e magari l’esigenza di una nuova anticipata consultazione nazionale. Di certo, ci attendono tempi nuovi con una probabile riaggregazione del voto a sinistra, come di una ulteriore polarizzazione a destra. Per il fenomeno Movimento 5 Stelle, si profila quel problema che io ho avuto occasione di chiamare “sindrome di Gaudì”, ovvero quello dell’assenza del progettista, dello stratega geniale Gianroberto Casaleggio, scomparso prima di portare a conclusione la sua opera rivoluzionaria, capace di spostare in tempi brevissimi consensi fortemente motivati e fidelizzati, come quelli della sinistra, ora in parte sulla via del ritorno, anche in coincidenza con la svolta sindacale rappresentata da Landini, nuovo Segretario della CGIL.
Ruggero Alcanterini