Vi chiederete cosa c’entra il fair play con il “demonizzato” Ultimo tango a Parigi, opera cinematografica del celebre Bernardo Bertolucci, riproposta ieri da Freccero nella Seconda Rete RAI. Apparentemente nulla, dato il tema del film. In realtà molto, data l’opportunità di rimarcare una volta di più la sperequazione tra il tempo e le energie dedicate dai massimi sistemi della comunicazione e della promozione culturale agli uni e agli atri argomenti, alle tematiche educative, che fanno o che dovrebbero fare della nostra società una comunità civile e felice, equanime e rispettosa di gusti, orientamenti e diversità. Per l’appunto, oggi, ho voluto ricordare – pubblicando l’articolo di Antonella Stelitano sul Corriere della Sera – la bellissima esperienza in corso nel Comune di Ponzato Veneto, che ha voluto dedicare parte dell’impegno amministrativo proprio al Fair Play, non tanto e non solo come espressione rituale sportiva, il terzo tempo per intenderci, ma come scelta di filosofia amministrativa nel rispetto degli amministrati e viceversa, come capita magari a Castelnuovo di Porto, piuttosto che alla Fattoria Tellus nel territorio di Montecchio. Per questo, in base all’accordo del CNIFP con l’ANCI e agli orientamenti istituzionali in campo educativo si annuncia una stagione impegnata ad estendere una rete già presente, ma da allargare in modo esponenziale al mondo della scuola e nel campo della salute, dove le buone prassi equivarranno a migliore qualità della vita individuale e in comune.