Vai al contenuto
“Dal 23 febbraio, c’è un nuovo quartiere che appartiene ad Ardea: è le Salzare. E’ una pietra miliare e un fatto concreto per definire una volta per tutte la storia quell’area puntando alla legalità”. Lo ha annunciato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori che o ha firmato il verbale di consegna dei 706 ettari che passano dall’Agenzia del Demanio all’amministrazione comunale. La firma è avvenuta tra il primo cittadino e l’avvocato Gaetano Cacioppo per conto della Direzione regionale del Lazio dell’Agenzia del Demanio sulla base di un Decreto firmato dal Direttore della stessa agenzia, Roberto Reggi, lo scorso 20 febbraio. “E’ un fatto storico, che cambia radicalmente il futuro della nostra città – ha continuato il sindaco – Da questo momento diventiamo proprietari del terreno. Ne sono particolarmente orgoglioso, da cittadino di Ardea, perché abbiamo mantenuto l’impegno preso nel 2012 con la città. E’ la risposta ai tanti che dicevano che qui si stavano facendo solo parole. Quella delle Salzare è una situazione emergenziale che vede, oggi, molti residenti di quel territorio ormai da anni a non poter ottenere più nemmeno la più residenza. Con questa pietra miliare daremo inizio a un lavoro articolato che porterà all’alienazione agli aventi diritto passando per il censimento degli occupanti, la perimetrazione dell’area e la demolizione di ciò che non è sanabile. A breve comunicheremo alla città cosa dovrà esser fatto”. Il trasferimento avviene nello stato di fatto e di diritto con le servitù attive, passive, apparenti e non apparenti, continue e discontinue, pertinenze e dipendenze, accessori, oneri e pesi (infatti sarà fatta una ricognizione delle cause pendenti). In questo modo l’Agenzia del Demanio viene sollevata da qualunque responsabilità scaturente dai giudizi pendenti e dai danni ambientali. Nel dettaglio si tratta delle aree distinte nel catasto del Comune censuario di Pomezia al foglio 47 (particelle 17, 19, 20, 23, 46), al foglio 51 (particelle 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 17, 18, 20, 21, 22, 24, 25) al foglio 51 (particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56). “E’ chiaro che per risanare e bonificare l’intera area avremo bisogno di aiuti da parte degli enti superiori, in modo particolare mi riferisco alla Regione e al Ministero dell’Ambiente – ha aggiunto il sindaco – E’ stato un lavoro di squadra, fatto di concerto con tutta l’amministrazione e il Consiglio comunale, che ringrazio. E’ stato un lavoro spesso silente perché i grandi risultati si ottengono senza fare clamore. Finalmente abbiamo una base solida di partenza. Su questo argomento per 60 anni si è spesso sparlato, si sono fatte innumerevoli riunioni, si sono costituite associazioni, si sono promosse cause. Si è prodotta una mole tale di documenti che si è arrivati a ingolfare gli uffici dello Stato, tanto che a un certo punto ci si è trovati davanti a una situazione elefantiaca di difficile soluzione. La questione Salzare a livello nazionale era diventata intrattabile proprio perché così confusa che nessuno voleva metterci le mani. Oggi la mia amministrazione ha invece messo un punto fermo da cui partire con certezza. Lo abbiamo fatto grazie anche al supporto di professionisti che si sono subito messi a disposizione per aiutarci. Così si chiude una vicenda che ha visto intere famiglie in ginocchio. Oggi posso dire di sentirmi felice perché la risposta che do loro è quella risposta che da anni tutti pensavano fosse solo un sogno”.
Gestione cookie