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Le riflessioni degli studenti ERASMUS+ a chiusura del progetto “Cimiteri di guerra: testimoni commemorativi della storia”

Ieri, mercoledì 9 Novembre, a Villa Sarsina, è andata in scena la presentazione finale degli elaborati dei ragazzi vincitori delle borse di studio ERASMUS+ “Kriegsgräber: mahnende Zeugen der Geschichte”, ovvero “Cimiteri di guerra: testimoni commemorativi della storia”, finanziato dalla Comunità Europea e che ha visto selezionati venti ragazzi di Anzio e Nettuno e venti ragazzi di Bad Pyrmont. Tutte le attività di ricerca e di studio condivise tra i ragazzi italiani e tedeschi sono state descritte dagli studenti stessi agli organi di stampa con interventi in lingua italiana ed inglese. Tra i messaggi oggetto di riflessione, anche le esperienze personali che hanno visto perfezionare il rapporto di amicizia tra i giovani, nonostante le difficoltà della lingua e l’appartenenza ad istituti scolastici con diversi indirizzi. In particolare, desiderio condiviso dagli studenti è stato quello di far giungere ai loro coetanei le opportunità di ricercare nuove esperienze, anche all’estero, per contribuire a migliorare le competenze e il proprio bagaglio culturale.

Di seguito alcuni dei pensieri formulati dai ragazzi durante le riflessioni:
“Il nostro progetto è incentrato sulla II Guerra Mondiale e soprattutto sulle conseguenze di quest’ultima sulle due città gemellate: Bad-Pyrmont e Anzio. È stato importante per noi discutere ed anche esplorare la situazione europea odierna per quanto riguarda i nuovi nazionalismi e la xenofobia. Proprio per questo, il progetto mira a creare legami, rispetto e empatia tra le nuove generazioni di europei. Al progetto hanno partecipato venti ragazzi tedeschi e venti italiani provenienti da scuole secondarie delle due città. La prima parte del progetto si è svolta tra il mese di aprile e maggio in Germania, a Bad-Pyrmont, mentre la seconda parte si è svolta in Italia, ad Anzio. La durata totale è di quattro settimane, durante le quali i ragazzi hanno lavorato intensamente, comprendendo l’importanza dell’impegno e della dedizione, per ottenere buoni risultati e arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Durante questi giorni, i ragazzi hanno visitato cimiteri relativi al secondo conflitto mondiale, campi di concentramento, luoghi di importanza storica e hanno ascoltato i racconti di testimoni che hanno vissuto la devastazione della guerra e di alcuni esperti in materia, realizzando così per ogni attività una documentazione.
Tutto ciò ha contribuito a creare una nuova coscienza nei ragazzi, mobilitando il loro pensiero e incitandoli a riflettere sui grandi valori su cui si basa l’Europa, essenziali per una convivenza pacifica fra culture diverse.
Queste esperienze hanno toccato profondamente i cuori dei partecipanti, che si sono trovati davanti alla crudeltà della guerra e dell’uomo”.

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