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Lavoratori bancari esposti ad amianto, interviene l’ONA

L’ONA sostiene i lavoratori bancari esposti di Palermo

L’amianto è un killer che colpisce anche i lavoratori del settore bancario. L’Osservatorio Nazionale Amianto registra l’adesione di circa 150 lavoratori del settore bancario che anche loro esposti ad amianto, si stanno ammalando e stanno morendo. Mesoteliomi, cancri polmonari, asbestosi ed altre malattie asbesto correlate: il flagello del III millennio.

Fibra Killer è questo il nome della terribile epidemia abbattutasi sul ventunesimo secolo. Dai risultati delle ultime ricerche ONA persino un gruppo di lavoratori bancari siano stati esposti ad amianto.

L’O.N.A. fin dal 2008, ha denunciato il rischio amianto in Sicilia e nel resto di Italia. Ora è stato attivato un numero verde gratuito anche per i lavoratori palermitani. I quali, ora finalmente possono rivolgersi all’ONA ed all’Avv. Ezio Bonanni. È attivo il numero verde 800034294. Utile per le segnalazioni di casi di patologie asbesto correlate, che hanno colpito lavoratori bancari in Sicilia.

I dati resi pubblici dall’Osservatorio Nazionale Amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto rende pubblico che nel settore bancario infatti sono stati censiti 78 casi di mesotelioma fino al 2011, è un numero considerevole che corrisponde allo 0,5% dei casi, per un numero di lavoratori assolutamente esiguo. Lo conferma anche il V Rapporto mesoteliomi edito da INAIL. Difatti la conferma arriva a pagina 174. Tuttavia, l’INAIL di Palermo non ha rilasciato le certificazioni di esposizione per i lavoratori del settore.

La Sicilia è una delle regioni ove vi è stato un ritardo nell’applicazione della Legge regionale amianto. Provvedimento che già dal 2014 imponeva l’istituzione del centro di riferimento presso l’Ospedale di Augusta. L’O.N.A. Palermo si è presa carico anche dei 150 lavoratori, ed ex, del centro elettronico dell’ex Banco di Sicilia. Centro poi diventato Capitalia Informatica.

Il comitato ha chiesto il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto. Quindi, il prepensionamento, oppure per coloro che sono già in pensione, l’aumento delle prestazioni già erogate.

Pertanto alla luce di tali avvenimenti l’ONA intraprenderà delle azioni di sollecito verso la Regione. Per questa ragione è necessario dar corso ad una nuova procedura rispetto a quella della precedente amministrazione. Una procedura più volte contestata dall’ONA. Infatti con immediata richiesta di emissione dei certificati di esposizione amianto da parte dell’INAIL e dell’attivazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti ad amianto.

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