Risiede ad Anzio nella zona di Lavinio Stazione una delle donne più anziane della Cittá, che il prossimo primo gennaio compirà la veneranda età di 103 anni. Incontrare gli occhi di una donna che ha vissuto attraverso la storia, cavalcando un secolo, ci riempie di orgoglio, una donna sopravvissuta al tempo alle vicende e alle guerre. Lei ci parla con estrema lucidità, attenzione e dignità rendendoci partecipi della sua straordinaria avventura. Il suo nome è Vita Italia Di Liberto, originaria della Tunisia, nata l’1 gennaio 1914, esule dalla sua terra ed espropriata, dei suoi averi. Ha conseguito i suoi studi a Tunisi ci racconta, e lì ha concepito i suoi tre figli, una di loro sotto i bombardamenti. Suo marito ha passato 14 anni in un campo di concentramento, negli anni 50 anni approda qui a Lavinio Stazione che allora, era una zona priva d’infrastrutture, immersa nella sterpaglia, priva di illuminazione senza mezzi di collegamento e comunicazione per rimanervi per tutto il resto della sua vita. Una vita dedicata alla sua famiglia nella quale ha adempiuto con dedizione e amore ai suoi molteplici ruoli di madre, moglie e nonna. L’ultima rimasta in vista della sua famiglia originaria, della quale, con una espressione mesta ci mostra gli album, affermando: “Si vive di ricordi”. Passa le sue giornate immersa nelle sue letture, la sua casa è accogliente, piena di libri e ricordi, ed io suoi occhi velati dalle ombre del suo passato guardano ancora fortemente verso il futuro. Ringraziamo la signora Vita Italia Di Liberto di averci fornito la sua preziosa testimonianza, onorati della sua attenzione e della sua presenza sul nostro territorio.