Illustrato lo schema di accordo predisposto dallo studio legale incaricato e perfezionato dagli uffici comunali
Sono state valutate oggi in Commissione Cultura e Scuola le nuove convenzioni che regoleranno i rapporti tra il Comune e gli ordini religiosi nella gestione delle scuole dell’infanzia comunali paritarie di Latina.
Lo schema di accordo è stato elaborato dallo studio legale romano appositamente incaricato dall’Amministrazione, perfezionato dagli uffici comunali, poi condiviso con le congregazioni in due incontri che si sono tenuti ieri e il 6 aprile scorso alla presenza dell’Assessore all’Istruzione, della dirigente e del funzionario del Servizio Cultura ed Educazione, incontri che sono stati utili a recepire i suggerimenti espressi dai rappresentanti legali degli ordini religiosi.
E’ stata l’Assessore Antonella Di Muro ad illustrare ai componenti della Commissione i contenuti salienti delle nuove convenzioni che disciplinano l’attività di insegnamento e coordinamento delle religiose volontarie nelle scuole dell’infanzia paritarie presenti sul territorio comunale. «Ciò che ha permesso l’adozione delle convenzioni – ha ricordato Di Muro – sono i principi espressi nelle sentenze della Corte di Giustizia, ovvero principi di solidarietà, volontariato ed efficienza di bilancio». In virtù del nuovo modello il Comune si impegnerà a corrispondere ad ogni congregazione, a titolo di rimborso spese, un contributo annuo stabilito in base al numero di religiose presenti nei rispettivi istituti e individuato in € 9.600,00 per le scuole di Borgo Grappa e Borgo Podgora, € 28.800,00 per San Marco, 30mila per la paritaria di Borgo Le Ferriere i cui locali non sono di proprietà comunali. La somma verrà erogata in tre rate annuali. Inoltre, l’Amministrazione metterà a disposizione gli alloggi di sua proprietà in comodato d’uso e si farà carico della manutenzione ordinaria e straordinaria, delle utenze, della copertura assicurativa del personale religioso, della fornitura di materiale didattico e di pulizia.
Il Comune resta in attesa del parere che le Congregazioni daranno ognuna in sede di proprio Consiglio.