Bakûr è questo uno degli ultimi brani del celebre pianista Francesco Taskayali. Una composizione creata dal giovane musicista di origine turca per il popolo curdo. Note che vorrebbe raggiungere la Siria, i volti, le storie, il dramma di un popolo schiacciato dalla furia cieca dell’odio. Bakûr significa nord in curdo, il pianista vola con la sua mente nei luoghi di morte e di dolore dei combattenti curdi lasciati soli nella lotta all’Isis ed ora contro i turchi. Taskayali, immagina che la sua musica posso viaggiare come il petalo di un fiore, spinta da “bayê bakur” che significa il vento del nord in Kurdistan, che oggi soffia ferocemente su un popolo che le nazioni democratiche hanno abbandonato a se stesso. Francesco Taskayali, nasce a Roma. Suo padre è turco e sua madre italiana. Dopo alcuni anni passati ad Instanbul, si stabilirà a Latina. Bambino prodigio inizierà a comporre la sua musica all’età di 6 anni. La sua origine durante gli anni della scuola, non lo ha aiutato con i suoi coetanei del liceo. Un straordinario pianista, che pensando al suo percorso di vita cita una frase dell’astronauta Yuri Gagarin che dalla luna scriveva: “Da quassù la terra è bellissima non ha frontiere né bandiere” e anche Taskayali con la sua musica riesce trasmettere dalla sua personale dimensione “lunare” questo concetto, dando una sensazione di assenza di gravità, libera da pregiudizi. Francesco ha suonato in centinaia di concerti tra cui diversi paesi del Terzo Mondo, in un ospedale a Barcellona, all’auditorium a Roma in una serata contro il bullismo e ultimamente nel carcere di Latina. Tra i suoi desideri c’è quello di suonare finalmente in un teatro nella sua città di adozione. Chissà se prima o poi sarà accontentato e la città di Latina, realizzerà un polo culturale per i suoi abitanti.
Il link per ascoltare Bakûr:
https://inri.lnk.to/TASKAYALIbakur