Ecco che la realtà si avvicina sempre di più alla fantasia, quella thriller ed horror che conclamò Alfred Hitchcock regista da antologia, oltre che da Oscar e Golden Globe. Sono passati giusto sessant’anni, da quando l’universo mondo cadde insanguinato, angosciato sotto l’infuriare delle pugnalate di Anthony Perkins che tagliavano lo schermo… Adesso, inorridiamo per il feroce duplice assassino del giovane arbitro Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta, massacrati il 21 settembre con settanta fendenti menati come da copione dal mostro, che si nascondeva nell’animus dell’apparente tranquillo ragazzo della ex porta accanto. Avvertiamo ancora nel profondo quelle rasoiate musicali che accompagnavano sulla scena la furia omicida del serial killer, al secolo Ed Gein, ispiratore del romanziere Robert Bloch. Sembra che l’assassino di Daniele ed Eleonora sia stato catturato e che la sua giovane follia sia stata lucida, premeditata e pianificata, senza alcuna delle remore naturali ed educative, che dovrebbero distinguere gli umani dai disumani. Adesso, subentra la tristezza di una realtà ben più cruda della più esasperata fantasia, quella che giorno per giorno viene superata e smentita dalla efferatezza dei nostri comportamenti, da una combinazione chimica che ci sta alterando ben oltre l’incombente pericolo virale. E’ tempo di riflettere e cambiare atteggiamenti e passo, di prevenire piuttosto che curare, per tornare a socializzare senza rischi con chi ci è accanto.