fbpx

LARGO AI GIOVANI

1 ottobre 2018 – Oggi, come ieri, si parla del nostro problematico presente con molte riserve sul futuro. Le ragioni sono mille e giustificate, ma non possiamo rinunciare a sognare. La foto che vi ripropongo rappresenta emblematicamente un momento analogo di cinquantasei anni fa. Io, Domenico Massaro e Luciano Barra eravamo giovani dirigenti del CUS Roma intenti alla premiazione annuale di un fantastico manipolo di coetanei atleti, allenatori e quadri , che di li ad un lustro avrebbero dato vita al Movimento di Rinnovamento per l’atletica leggera italiana e internazionale, passando per il CONI e contaminando positivamente l’immaginario collettivo attraverso una comunicazione davvero strategica. Eravamo freschi reduci dalla straordinaria esperienza formativa dei XVII Giochi Olimpici a Roma , Bruno Zauli era ancora con noi e Primo Nebiolo era soltanto il Presidente della FISU, mentre Alfredo Berra si stava trasferendo a Milano, alla Gazzetta dello Sport, lasciando in eredità una comunità eterogenea, ma forte di un comune denominatore, fatto di passione e sudore. Ecco, quello di cui forse oggi difettiamo e la considerazione che si deve avere per il patrimonio umano, fatto di esperienze condivise e di singoli talenti da enfatizzare. Il famoso, mitico volumetto “Senza Cena”, che fu testamento e bibbia per l’atletica romana risorta dalle periferie negli anni cinquanta, ancora sintetizza una concezione di valori che, se attualizzati, potrebbero essere la chiave di una nuova rinascenza. In definitiva, ecco la formula: cultura essenziale, sani principi, pochi soldi, cervelli visionari e cuori oltre gli ostacoli. E il traguardo? Quello ideale del coronamento degli ideali.

Gestione cookie