Goldoni sale sul Vascello per spiegare a tutti che la vittoria è un’arte. Forse. Lo scoprirete solo occupando una delle poltrone in via Giacinto Carini 78 per vedere lo spettacolo di prosa “La locandiera o l’Arte per vincere” di Carlo Goldoni. È il suo debutto romano. Sul palco Silvia Gallerano nel ruolo di Mirandolina. Chi è la Gallerano? L’attrice italiana più premiata e seguita a livello internazionale, protagonista di questo adattamento del capolavoro che ha debuttato nel 2016 ad Asti Teatro 38: la regia è di Stefano Sabelli. A Roma sarà possibile ammirarlo dal 19 al 23 dicembre (ore 21, con matinée 20-21 dicembre ore 10.30).
Cristina d’Aquanno ha assistito alle prove della compagnia Teatro del Loto Libero Opificio Teatrale Occidentale e ce ne distilla alcuni dettagli: “La regia di Stefano Sabelli traghetta l’azione dalla Firenze del ‘700 al Delta del Po, negli anni ’50, in un’atmosfera acquitrinosa ispirata a capolavori del Cinema neorealista come Riso Amaro di De Sanctis e Ossessione di Visconti, come pure a commedie come Ieri Oggi e Domani di De Sica. Una terra umida ed esotica dove vizi e giochi dei protagonisti sembrano stagnare in attesa che un’improvvisa corrente smuova acque e anime melmose. Immersa tra giunchiglie e arboree di fiume, la Locanda “Vecchio Po” è una palafitta girevole che assume le sembianze ora di una nave corsara, che aspetta stancamente il vento in poppa, ora di una casa di frontiera sospesa sull’acqua, con forse, dietro, il precipizio. Il clima da bassa Padania, esotico e fluviale traina una fantasia visionaria, dove la notte scura è illuminata da lucciole e lanterne che scompongono, sul manto del fiume, un continuo e forsennato caleidoscopio di luci, speranze e sospiri”. In questo scenario si fa largo la Gallerano, straordinaria interprete de La Merda di Cristian Ceresoli (lo spettacolo italiano più premiato e visto al mondo dell’ultimo decennio). In questo caso la Locandiera è combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità connaturate in genere al ruolo. Intorno a lei, mentre la radio trasmette mambo d’epoca e standard di Gleen Miller, un’umanità border-line, composta da incalliti giocatori d’azzardo, debosciati melomani, balordi dandy e subrettine da ultimo spettacolo che intonano arie operistiche o evergreen del Trio Lescano e Rabbagliati. Millantando e spacciando il poco che hanno come il tesoro segreto e ritrovato nello scrigno riesumato di un pirata dei Balcani, guappi, prostitute e zanzare danzano sul pontile in cerca di clienti da ultima frontiera.
Un clima di varietà e avanspettacolo invade l’atmosfera umida e languida della Locanda, che, come un carillon spinto da sospiri e passioni, prende a girare a ritmo di swing o con il languore di un liscio, intonato senza tempo e ritmo dal fisarmonicista che, muto e saggio, osserva ridente e silente lo scorrere del fiume e di quel che porta e trascina via. Insieme alla Gallerano, a salire sul palco ci sono anche Claudio Botosso, Giorgio Careccia, Andrea Ortis, Chiara Cavalieri, Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli e Pierdomenico Simone.
Biglietteria: Intero € 20,00 – Ridotto over 65 € 15,00 e studenti € 12,00
Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto
Abbonamenti
FREE CLASSIC € 90,00
10 spettacoli a scelta programmazione prosa, musica e danza
LOVE € 80,00
4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione prosa, musica e danza
FAMILY € 40,00 programmazione Vascello dei Piccoli 5 ingressi cumulabili