29 aprile 2016
Autentica apoteosi per i crotoniati con la vittoria anticipata in serie B e l’ingresso in serie A per il prossimo campionato di calcio. Questo in qualche modo conferma la nobile vocazione agonistica e sportiva dell’antica colonia e poi potente Città “magnogreca”, che lasciò il segno a partire dalla sua fondazione nell’ottavo secolo a.C.
Uno per tutti, Milone, nel sesto secolo, il più celebre tra i lottatori della storia antica, che partecipò a sette olimpiadi, quindi sempre da trionfatore ai Giochi Pitici, Istimici, Nemei in 28 anni per 33 vittorie complessive. Con lui altri dettero onore e gloria alla antica Kroton, tra cui Astilo, Daippo, Diogneto, Eratostene, Filippo, Glaucia, Ippostrato, Iscomaco, Licinio, Timasiteo, Tisicrate… Ma un particolare, non ci deve sfuggire, cioè il fatto che il successo degli attuali crotoniati nel grande calcio è il frutto di un sapiente calcolo tecnico organizzativo, che li ha portati in vetta dopo un processo evolutivo di 24 anni. Questo ci richiama la filosofia e la scienza pitagorica, di cui lo stesso Milone era un esponente. questo ci richiama alla mente il progetto che nel 1994 mi portò a proporre l’armonia delle stelle ispirata ai triangoli, come risposta pitagorica alla soluzione archimedea, data al moderno olimpismo con i cerchi.
Quella scelta si tradusse nella fondazione dell’ISCA (International Sport and Culture Association) con sede a Copenhagen, che oggi conta 230 associazioni nazionali in 90 paesi e cinque continenti, con oltre 60 milioni di persone coinvolte in via permanente. Anche questa è una conseguenza di quel che Kroton-Crotone ha saputo ed ancora sa esprimere con la sua storia e con il suo esempio per la cultura universale.