Auguro a tutti una felice Pasquetta e ho pensato di farlo attraverso le straordinarie vignette di Benito Jacovitti, che ho conosciuto molto presto, negli anni cinquanta, con i suoi diari che rendevano più leggera la permanenza nelle aule scolastiche, perchè riuscivano a rendere ogni giorno l’occasione di una virtuale vacanza. Oggi, lo apprezzo ancora di più, godendo delle sue infinite sfaccettature paradossali, seppur vere, piene di una sanguigna ipertrofica autoironia, quella che non ci dovrebbe mai mancare per sopravvivere tra gli altri, ogni giorno, compresa la Pasquetta.